La scherma nella bufera, ai mondiali sono stati ammessi gli atleti russi e bielorussi
Gli atleti insorgono contro Sofya Velikaya, maggiore delle forze armate russe e sostenitrice dichiarata di Vladimir Putin ammessa ai mondiali

Berlino 22/02/2022 - guerra in Ucraina / foto Imago/Image nella foto: manifestazione ONLY ITALY
La decisione della Federazione internazionale di scherma di consentire la partecipazione di atleti russi e bielorussi ai Mondiali di Tbilisi, a partire da martedì 22 luglio, ha scatenato una forte ondata di proteste. In particolare, la presenza di Sofya Velikaya, maggiore delle forze armate russe e sostenitrice dichiarata di Vladimir Putin, ha acceso il dibattito.
La protesta della scherma
“Ben 447 schermidori da 40 paesi diversi hanno firmato una lettera aperta, pubblicata dall’atleta ucraina Olga Kharlan sul suo profilo Instagram, per contestare la scelta della Fie. La protesta si concentra su due punti cruciali. Abolizione dei controlli di neutralità: la Fie ha eliminato le verifiche sulla “neutralità” degli atleti russi e bielorussi prima di concedere loro lo status di partecipanti. Permesso di competere: nonostante le raccomandazioni del Cio, questi atleti sono stati autorizzati a gareggiare”.
“Gli autori della lettera sottolineano che l’azione della Federscherma internazionale contraddice le raccomandazioni del Comitato Olimpico Internazionale il quale è contrario alla presenza di atleti russi, anche se neutrali, qualora facciano parte di gruppi sportivi militari come il Cska. Ignorare tali direttive potrebbe portare la Fie a perdere il suo status olimpico, un destino già toccato alla Federazione Internazionale del Pugilato Olimpico (Iba)”.
“Dei firmatari, 339 sono atleti ancora in attività, e 208 hanno acconsentito alla pubblicazione dei loro nomi. La lettera è stata rilanciata anche dall’organizzazione per i diritti umani nello sport ‘Global Athlete’. Firmatari anche tanti atleti italiani”.
La posizione delle federazioni e del comitato olimpico ucraino
“Anche l’Ufficio di presidenza della confederazione europea di scherma ha inviato una lettera aperta alla Fie, esortandola a rispettare le raccomandazioni del Cio e ricordando la sospensione del comitato olimpico russo. Questo avviene in un contesto di tensioni crescenti, con il ministro dello sport russo Mikhail Degtyarev che ha provocatoriamente annunciato la futura candidatura della Russia per ospitare le Olimpiadi”.
“Già lo scorso 6 luglio, il comitato olimpico ucraino aveva chiesto alla Fie di escludere Sofya Velikaya, sciabolatrice con un impressionante palmarès (2 ori e 3 argenti olimpici, 8 ori iridati). La motivazione era chiara: «Sofya Velikaya è una cittadina russa, un maggiore delle Forze Armate russe, come confermato dal sito web ufficiale del Cska, e una rappresentante di fiducia di Putin durante le elezioni russe del 2024. Secondo i criteri del Cio, una persona del genere non può essere riconosciuta come neutrale e non ha il diritto di partecipare al movimento sportivo internazionale, né tantomeno di rivendicare la rappresentanza degli interessi degli atleti di tutto il mondo»”.
“Nonostante le numerose sollecitazioni e proteste, il 13 luglio la Fie ha ribadito il via libera ai ‘neutrali’ russi, alimentando ulteriormente le polemiche che circondano i Mondiali di scherma”.