Egonu: «Lo sport femminile sta contribuendo a un cambiamento sociale più ampio»

A Tuttosport: «L'oro olimpico ha dato un senso a tutti i sacrifici e le sconfitte affrontate. Velasco mi ha insegnato a non essere troppo severa con me stessa»

Egonu Vannacci

Db Monza 18/08/2023 - Campionato Europeo Pallavolo femminile / Italia-Svizzera / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paola Egonu

Reduce dalla vittoria in Nations League con l’Italia, Paola Egonu racconta com’è cambiata dall’oro olimpico di Parigi dello scorso anno in un’intervista a Tuttosport.

Egonu: «Velasco mi ha insegnato a non essere troppo severa con me stessa»

È quasi passato un anno dall’oro olimpico di Parigi. Cosa ha rappresentato per lei, in quei giorni e come lo valuta oggi ad un anno di distanza?

«L’oro Olimpico è il sogno di tutti gli atleti, difficile tradurre in parole tutte le emozioni che ha suscitato in me. È stato un traguardo bellissimo, inaspettato, ha dato senso a tutti i sacrifici, le lacrime, le sconfitte. Oggi è ancora così».

Con quel successo quanto avete fatto per lo sport al femminile in Italia tu e la tue compagne?

«Lo sport femminile sta dando grandi soddisfazioni, non solo nella pallavolo ma anche in altre discipline. Penso al calcio femminile, il tennis, il nuoto, la scherma. I grandi risultati raggiunti da noi atlete aiutano anche ad elevare l’attenzione mediatica e a dare la giusta importanza e considerazione a sport che fino a qualche anno fa erano destinati a un pubblico di nicchia. Penso, in generale, che lo sport femminile abbia enormi potenzialità. Valorizzarlo significa dare spazio a talenti straordinari e a contribuire a un cambiamento sociale più ampio».

Qual è l’insegnamento più importante che le ha dato Julio Velasco?

«Mi ha insegnato a non essere troppo severa con me stessa e a non focalizzarmi eccessivamente sull’errore. Ci sto ancora lavorando, ma siamo sulla buona strada».

C’è una giocatrice che ammira, che studia, un’avversaria che le dà filo da torcere?

«Stimo molto Gabriela Guimarães. Ho avuto la fortuna di conoscerla sia professionalmente che umanamente, siamo state compagne di squadra al Vakifbank. Ammiro il suo carisma, la costanza e tenacia che mette in ogni allenamento, il modo in cui si dedica alla squadra».

C’è un tecnico con cui vorrebbe, in futuro, lavorare?

«Mi piacerebbe confrontarmi con Zé Roberto. Non lo conosco e non ho mai avuto il piacere di lavorare con lui ma penso che potrei apprendere molto dai suoi insegnamenti».

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