Allegri insegna il calcio semplice al Liverpool di Slot: 4-2 (Okafor due gol non li segnava dalla prima comunione)
Lectio di difesa e contropiede. Leao trasformato in Pato, segna (in faccia a Van Dijk) e fa segnare. E poi il miracolo Okafor che è dimagrito e segna. Allegri is back

AC Milans Italian new coach Massimiliano Allegri reacts during a training session at The Milanello Sports Centre at Carnago, north-west of Milan on July 7, 2025. (Photo by Stefano RELLANDINI / AFP)
Allegri insegna il calcio semplice al Liverpool di Slot: 4-2 (Okafor due gol non li segnava dalla prima comunione).
Massimiliano Allegri insegna il calcio semplice al Liverpool di Arne Slot. Calciatori dietro la linea della palla, chiusura degli spazi e pallone in profondità a un centometrista di nome Rafael e di cognome Leao. Il risultato è semplice: Milan quattro, Liverpool due. Addì 26 luglio 2025. Calcio d’estate certo, ma basta per qualche travaso di bile ai puristi. Senza dimenticare i 308 milioni di euro spesi dai Reds nel mercato estivo. Tra cui circa 140 per Florian Wirtz che ha giocato i primi 45 minuti con al fianco Salah e Ngumoha.
Il Milan stravince l’amichevole di Singapore. Risultato senza storia. Che cosa fai se hai un giocatore come Leao in attacco? Lo metti davanti – come Ancelotti avrebbe voluto fare con Lozano – e provi a trasformarlo in Pato. Palla lunga a Rafael ch si invola sulla sinistra e segna in faccia a un certo van Dijk con in porta Alisson. Uno a zero. Poi il Liverpool si mette “a fare la partita”. Solo che sbatte continuamente sulla scogliera difensiva. Pareggia con Szoboszlai che segna di tiro a giro.
Secondo tempo. E Allegri mette in campo Okafor (che avrà perso almeno sei sette chili) al posto di Pulisci, Gabbia per Pavlovic, Terracciano per Maignan, Musah per Fofana. Slot li cambia praticamente tutti ma fa entrare anche gente che Konaté, Gakpo e il portiere georgiano Mamardashvili. Altra lectio di contropiede e Leao manda in gol Loftus Cheek. Due a uno. A questo punto si scatena Okafor. Che segna il terzo gol, ovviamente in contropiede (orrore), con Saelemaekers imbeccato da Leao, Saele si invola, mette in mezzo e Okafor di controbalzo segna il terzo. Il Liverpool può fare solo una cosa: andare a sbattere contro la difesa rossonera. Gakpo segna il 3-2 al 93esimo, un minuto dopo però un errore difensivo manda in porta Okafor che non segnava una doppietta dal giorno della prima comunione (l’avrà fatta?).
Allegri is back.
Allegri sa come prendere Leao: anche il tecnico da giocatore cedeva alla pigrizia (CorSera)
Il neo tecnico del Milan Max Allegri è stato chiaro con Rafa Leao: vuole che resti, perché la sua intenzione è metterlo al centro del progetto di rilancio dei rossoneri.
Il Corriere della Sera scrive:
Un nuovo Leao. Più maturo, più coinvolto, più consapevole. Se anche più forte, più decisivo, più vincente, lo dirà solo il campo. Ma da questi primi giorni di lavoro, assicurano da Milanello, arrivano segnali fortemente incoraggianti. «Sembra un altro Rafa» garantisce chi lo sta osservando da vicino nel quartier generale di Carnago, dove il nuovo Milan di Allegri ha iniziato a preparare la stagione della ripartenza. A giugno il talento portoghese poteva anche partire, col Bayern Monaco che aveva chiesto informazioni sulla clausola rescissoria da 175 milioni, ma l’arrivo del nuovo allenatore ha cambiato gli scenari. Max ha parlato subito chiaro col club: deve restare. Lo vuole al centro del progetto, perché è convinto possa essere l’uomo in più del Diavolo 2025-26.
Il dialogo fra i due è quotidiano, fitto. Suggerimenti sulla postura del corpo, su come puntare la porta. La chiave è quella dell’ironia. Ed è sicuramente la strategia migliore, perché Rafa è Rafa, è qui dal 2019 e ormai lo conosciamo: il pugno duro, con lui, non serve a niente. In fondo anche Max da giocatore cedeva talvolta alla pigrizia, finendo per specchiarsi: forse anche per questo ha scelto la via della complicità per provare a responsabilizzarlo.
Allegri: «Lo scudetto si vince con la difesa. Le altre offerte? Quella del Milan era la migliore»
“Puntare lo scudetto è un proclama che serve solo alla stampa. Al Milan tutti dobbiamo avere l’ambizione di ottenere il massimo, il campo e soprattutto il campionato lo diranno. Tutte le domeniche si gioca per ottenere i tre punti e avere una posizione di alta classifica. Ma di questo ne riparleremo a marzo: prima si dovrà costruire tutto”.
“Non è questione di ‘corto muso’, l’obiettivo di tutti è quello di partire e lavorare bene per riportare il Milan in Europa preferibilmente in Champions. Dovremo averlo tutti in testa. Ci si può arrivare solamente col lavoro quotidiano e il miglioramento di tutti, me compreso”.