Alcaraz ha predisposizioni fisiche ultraterrene: gioca un tennis regale su qualsiasi superficie (L’Equipe)
"Alcaraz sviluppa uno stile di tennis al tempo stesso tradizionale e moderno. Il numero 2 del mondo adotta la strategia che meglio si adatta alle sue qualità contro i giocatori che servono sull'erba"

Spain's Carlos Alcaraz celebrates after winning his men's singles semi final match against Italy's Jannik Sinner on Court Philippe-Chatrier on day thirteen of the French Open tennis tournament at the Roland Garros Complex in Paris on June 7, 2024. (Photo by Bertrand GUAY / AFP)
Carlos Alcaraz, numero due al mondo, domani scenderà in campo per la semifinale di Wimbledon contro Frtiz. Lo spagnolo non perde un match da diverso tempo e si appresta a disputare l’ennesimo atto finale di uno nuovo Slam che può portare a casa. Il suo 2025 è fin qui da urlo. A seguire quanto si legge su L’Equipe sulle sue capacità di giocare un tennis in maniera praticamente perfetta su qualsiasi superficie.
Alcaraz e l’elogio al tennis giocato dallo spagnolo
“Definire Carlos Alcaraz significa innanzitutto incantarsi per l’accelerazione del suo dritto, meravigliarsi della sua creatività o commentare la sua abilità atletica. Ma la sua risposta al servizio raramente è in cima alla lista delle sue qualità. Nell’immaginario collettivo, quando si parla di servizio, sono la lunghezza di Novak Djokovic e la costanza di Jannik Sinner a essere al centro dell’attenzione”.
“Eppure, solo nel 2024, lo spagnolo è davanti ai suoi diretti concorrenti e ai top 10 del mondo in questo settore. Ha la migliore percentuale di punti e game vinti (41,6%; 30,9%) e ace concessi a partita (5,1%) nell’intera stagione. Ma è sull’erba che Alcaraz risponde meglio. E sarà un settore decisivo quando si tratterà di ricevere i servizi potenti e precisi di Taylor Fritz, venerdì in semifinale”.
“Modello di istinto e tocco ineguagliabile, Alcaraz sviluppa uno stile di tennis al tempo stesso tradizionale e moderno, ma soprattutto inclassificabile. Qualche settimana fa al Roland Garros, lo abbiamo visto modificare la sua posizione di risposta su prima e seconda di servizio. A volte incollato alla linea, a volte lontano da essa. Al Queen’s e dall’inizio di Wimbledon, lo spagnolo ha cambiato il suo approccio”.
“L’erba richiede tempi di preparazione più brevi per il colpo. In una situazione di ristrettezza temporale, Alcaraz non fa eccezione. Aggressivo ogni volta che può, con una preparazione ridotta quando necessario e un equilibrio che si sforza di mantenere: il numero 2 del mondo adotta la strategia che meglio si adatta alle sue qualità contro i giocatori che servono sull’erba. Ma come avrebbero potuto questi adattamenti, che rimangono marginali, essere utili senza le sue predisposizioni fisiche ultraterrene?”