Pioli verso la Fiorentina, la Nazionale è sempre più nel caos (Gazzetta)
Gravina e i suoi uomini sanno di non poter pareggiare né la proposta economica né la durata del contratto che offre la società toscana

Dc Roma 18/04/2024 - Europa League / Roma-Milan / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Stefano Pioli
Sta per cadere anche il secondo nome scelto dalla Figc per succedere a Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale. Dopo Ranieri, anche Pioli viaggia verso il no. Per lui c’è la Fiorentina. Gravina è sempre più nel caos: si fa sempre più concreta l’ipotesi Gattuso di cui tanto si è discusso nel pomeriggio e che a molti proprio non piace. A seguire quanto riportato poco fa da Gazzetta.it.
Pioli va alla Fiorentina, la Nazionale è nel caos: resta solo Gattuso?
“La sconfitta di Oslo, l’esonero “inevitabile” di Spalletti e il no a sorpresa di Ranieri: tre colpi da ko per la Federcalcio che adesso è chiamata a ripartire subito, scegliendo in fretta il nuovo ct. La prossima partita contro l’Estonia è in programma il 5 di settembre a Bergamo, ma a dispetto dei quasi tre mesi di tempo che ci separano da quella sfida, in via Allegri si vuole lanciare un messaggio. Quello di essere pronti e rapidi a risolvere le situazioni critiche. Anzi, di crisi. Esattamente come era successo con Ranieri che, dopo aver dato il via libera a diventare il nuovo ct, ha detto di no nella notte complice un colloquio i Friedkin”.
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“E adesso si riparte da capo con la scelta del nuovo ct, ma con almeno un “petalo” in meno nella margherita dei nomi. Perché? La candidatura di Stefano Pioli, sotto contratto con gli arabi dell’Al Nassr, è quasi sfumata. Perché il tecnico di Parma è vicino alla Fiorentina o quanto meno sta ragionando da tempo con il club di Commisso. Gravina e i suoi uomini sanno di non poter pareggiare né la proposta economica né la durata del contratto che la società toscana è pronta ad offrire per avere l’ex allenatore campione d’Italia con il Milan nel 2022″.
“Ecco perché la Figc ha deciso in questo momento di temporeggiare. In via Allegri non c’è fretta e vengono studiate le varie candidature possibili, come quella di Roberto Mancini che recentemente ha ammesso di essersi pentito di aver abbandonato in quel modo l’Italia. Resta solo da vedere se le ferite di quell’addio traumatico e improvviso nell’estate del 2023 sono tutte suturate. È questo l’interrogativo principale”.