«Gattuso è un simbolo del calcio italiano, l’azzurro per lui è una seconda pelle», Gravina lo nomina ct

La Figc ufficializza la nomina del nuovo ct della Nazionale: «Le sue motivazioni, la sua professionalità e la sua esperienza saranno fondamentali»

Gattuso

Olympique de Marseille newly appointed head coach, Italy's Gennaro Gattuso gives a press conference during his official presentation in Marseille, southern France, on September 28, 2023. (Photo by Nicolas TUCAT / AFP)

«Gattuso è un simbolo del calcio italiano, l’azzurro per lui è una seconda pelle», Gravina lo nomina ct

Adesso è ufficiale: Gennaro Gattuso è il nuovo commissario tecnico della Nazionale. Dopo Buffon arriva il marchio di Gravina con una nota ufficiale della Federcalcio. Succede a Luciano Spalletti esonerato dopo la sconfitta per 3-0 in casa della Norvegia e dopo il successo per 2-0 contro la Moldova.

Gattuso debutterà il 5 settembre al Gewiss di Bergamo, contro l’Estonia. Gara valevole per le qualificazioni Mondiali.

Questo il comunicato della Figc:

“La Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica di aver conferito l’incarico di commissario tecnico della Nazionale italiana a Gennaro Gattuso. L’allenatore calabrese sarà presentato giovedì 19 giugno, alle ore 11, presso l’Hotel Parco dei Principi a Roma. “Gattuso è un simbolo del calcio italiano – ha detto il presidente federale Gabriele Gravina -, l’azzurro per lui è come una seconda pelle. Le sue motivazioni, la sua professionalità e la sua esperienza saranno fondamentali per affrontare al meglio i prossimi impegni della Nazionale. Consapevoli dell’importanza dell’obiettivo che vogliamo raggiungere, lo ringrazio per la disponibilità e la totale dedizione con cui ha accettato questa sfida, condividendo il progetto della Figc di sviluppo complessivo del nostro calcio, nel quale la maglia azzurra riveste una centralità strategica”.

Gattuso lo hanno conosciuto anche in Croazia: “piace ai tifosi ma come allenatore deve migliorare” (L’Equipe)

Rino Gattuso sarà la guida dell’Italia verso i Mondiali 2026, 20 anni dopo la vittoria del 2006. L’Equipe commenta la scelta della Federazione come “obbligata” in un momento in cui le alternative non si accalcavano. E anche in Croazia parlano di lui come un allenatore che deve crescere.

Ne scrive così il quotidiano francese:

“L’Italia e Gennaro Gattuso hanno conosciuto giorni migliori, ciascuno per conto proprio, ed è sicuramente una buona ragione per ritrovarsi adesso. […] I candidati non si accalcavano e Gattuso non era la prima scelta per questa missione pericolosa […] è un tecnico che naviga ben lontano dalle altitudini che ha conosciuto da giocatore. […] Allenatore dal 2012, quando ha diretto 12 partite in Svizzera con il Sion, ha vinto solo un titolo, una Coppa d’Italia nel 2020, col Napoli. Regolarmente condannato a saltare da una squadra all’altra, si appresta a iniziare l’undicesima esperienza in tredici anni, un’instabilità che lo ha portato a esiliarsi in Croazia nella scorsa stagione.”

Jurica Radic, giornalista croato per Germanijak, ha così commentato:

«È un gran signore, ma penso che ci siano molti ambiti in cui deve progredire come allenatore. Qui ha conquistato i tifosi grazie alla sua sincerità e al suo parlare molto diretto. Anche se i suoi risultati non potevano mettere tutti d’accordo, la gente lo adorava e non ha mai perso il sostegno dei tifosi, nemmeno dopo le sconfitte. Ma penso che avrebbe dovuto fare meglio con la rosa che aveva a disposizione.»

Con Gattuso insomma – spiega ancora l’Equipe – le partite sono spesso meno spettacolari delle conferenze stampa, dove “la lingua di legno non è mai invitata”. Focoso davanti ai microfoni, l’italiano si è anche scontrato violentemente con un opinionista televisivo, lo scorso marzo, e la sua avventura croata ha rafforzato la sua immagine vulcanica, ereditata dalla carriera da giocatore.

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