Da L’Equipe. Ha presentato ricorso alla Corte d’appello di Parigi. C’è un precedente rugbisti a suo favore ma i casi sembrano diversi

Sei anni fa l’addio turbolento di Adrien Rabiot dal Psg. Il calciatore si è rivolto al tribunale del lavoro per risolvere una controversia proprio con il suo ex club ma la decisione del tribunale non è stata per lui soddisfacente. Così ha presentato ricorso alla Corte d’appello di Parigi, come scrive l’Equipe. “Ieri i giudici hanno finalmente esaminato la sua situazione“.
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Rabiot ancora contro il Psg
“Il giocatore ritiene che il suo contratto con il club della capitale, dove è rimasto dal 2012 al 2019, abbia avuto una conclusione infernale. Afferma di essere stato costretto ad andarsene, messo fuori rosa nel dicembre 2018 da Antero Henrique, nonostante fosse un elemento chiave della squadra. All’epoca la stampa parlava di ritorsione per punire il suo rifiuto di rinnovare il contratto, una versione che il giocatore non ha mai accettato pienamente in tribunale“.
Da qui la sua richiesta di riconsiderare il contratto a tempo indeterminato. Rivendica i bonus che gli sono stati negati a inizio 2019. Ma la strategia legale scelta non è il risarcimento. “Adrien Rabiot ha preferito chiedere la riclassificazione del suo contratto come contratto a tempo indeterminato. L’idea potrebbe sembrare un po’ assurda nel calcio, dove i giocatori sono abituati a sottoscrivere contratti redditizi ma a breve termine. Tuttavia, non si tratta di una novità“.
Prima di lui, nel luglio 2017, il giocatore di rugby argentino e internazionale Patricio Albacete ha chiesto che il suo contratto venisse riclassificato come contratto a tempo indeterminato. Si tratta di diritti, materia alquanto delicata. “Una serie di norme normalmente autorizzano le società sportive, data la loro attività, ad accumulare contratti a tempo determinato. Albacete, tuttavia, contesta questa affermazione. La Corte d’appello di Tolosa nel 2021 ha ritenuto che il giocatore di rugby abbia svolto il suo impiego per più di dieci anni“. In altri termini gli hanno dato ragione.
Tuttavia il caso che potrebbe non applicarsi a Rabiot perché il calciatore “ha prolungato il suo contratto con il Psg nel 2014 fino al 2019″. La sentenza della Corte d’appello di Parigi è attesa per il 19 giugno.