Doping, l’incoerenza di Kyrgios che ora difende Purcell: «Diciotto mesi di squalifica per delle vitamine?»

Lamentava i due pesi e due misure del caso Sinner e Swiatek, ora ha deciso di usarli lui. Così difende l'amico: «Il sistema è fallito, morale della storia: prendete steroidi ma non vitamine»

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Londra (Inghilterra) 10/07/2022 - finale Wimbledon maschile / foto Imago/Image Sport nella foto: Nick Kyrgios ONLY ITALY

Nick Kyrgios continua a essere protagonista (molto) più sui social che nei tornei. Se in campo il suo 2025 è stato finora un deserto – appena cinque match disputati e una sola vittoria, peraltro sofferta, contro McDonald a Miami – su X l’australiano fa discutere e pure assai. Dopo aver sollevato dubbi e critiche (anche patetiche) sul caso Clostebol di Jannik Sinner, torna ora a far parlare di sé per la difesa accorata del connazionale Max Purcell, recentemente sospeso per 18 mesi per violazione del regolamento antidoping. Tra l’altro pare che Purcell stesso abbia ammesso la sua colpevolezza.

Un doppio standard evidente, quello adottato da Kyrgios: duro con chi non gli è vicino, indulgente (o accecato dall’amicizia) con chi condivide la sua stessa bandiera.

Kyrgios: «Il sistema è cotto! Addirittura 18 mesi?»

Max Purcell, doppista australiano, è stato squalificato dall’Itia a causa di una trasfusione di vitamine praticata a Bali, in due occasioni, con dosi di 500 millilitri – ben oltre il limite massimo consentito di 100 ml ogni dodici ore. Il giocatore ha ammesso l’irregolarità e ha collaborato con le autorità, ottenendo uno sconto sulla squalifica che altrimenti avrebbe potuto raggiungere i due anni. Lo racconta la Gazzetta dello Sport.

Non è risultato positivo ad alcuna sostanza proibita, ma ha comunque infranto le regole del Tennis Anti-Doping Programme. Nonostante ciò, Kyrgios ha scelto di difenderlo pubblicamente, minimizzando l’accaduto e denunciando un sistema che, a suo dire, applica due pesi e due misure (quelle che applica lui). Così su X:

«Onestamente, ma quanto è ridicola la sospensione di Purcell? Vitamine? Possiamo davvero giustificarla? (la sospensione, ndr) Oppure possiamo semplicemente ammettere che l’intero sistema è fallito?. Morale della storia: prendete gli steroidi, ma non le vitamine»

Le uscite di Kyrgios non sono nuove, eppure continuano a sollevare interrogativi: quanto peso possono avere oggi le parole di un tennista che da tempo è più opinionista digitale che atleta attivo? Intanto la sua ultima grande impresa sembra lontanissima: la storica vittoria su Federer a Madrid nel 2015, tre set e magia pura. Oggi resta il ricordo e una tastiera sempre attiva.

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