Sono micidiali sulle rimesse laterali: ecco come Espirito Santo sta riportando in alto i Tricky Trees

Il Nottingham Forest in Champions League. La squadra che Brian Clough condusse alla storica doppietta in Coppa dei Campioni (nel 79 e nell’80) potrebbe tornare nella manifestazione più importante d’Europa. A cinque giornate dalla fine (e con cinque posti a disposizione), il Nottingham Forest è terzo con tre punti du vantaggio sul Chelsea. La corsa alla Champions vede coinvolte cinque squadre (Nottingham Forest, Manchester City, Chelsea, Aston Villa e Newcastle).
La sorpresa Nottingham Forest
I Tricky Trees (ossia il Forest) sono la rivelazione di questa stagione. Nessuno si sarebbe mai aspettato che il Nottingham dopo essere mancato per 23 anni dal massimo campionato inglese sarebbe riuscito a imporsi tra le grandi in così poco tempo.
Nell’attuale Premier League la squadra allenata da Nuno Espírito Santo è momentaneamente al terzo posto con 60 punti dopo la vittoria contro il Tottenham, con un punto sul Newcastle, due sul Manchester City, tre su Chelsea e Aston Villa.
Se il Nottingham dovesse riuscire nell’impresa di qualificarsi alla prossima Champions League assisteremmo al ritorno di una delle squadre storiche di questa competizione.
La vittoria contro il Tottenham che vale il momentaneo terzo posto
Nell’ultimo turno di Premier, il Nottingham Forest ha trionfato 2-1 in casa del Tottenham. La vittoria conquistata all’Hotspur Stadium ha un sapore speciale anche per Nuno Espírito Santo allenatore del Nottingham che in passato si è seduto anche sulla panchina londinese.
A ricordare la precedente avventura del tecnico portoghese nel Tottenham, ci ha pensato il Guardian che, per rendere omaggio alla vittoria del Nottingham sugli Spurs, ha ricordato il deludente passato di Espírito Santo con il Tottenham:
“Nuno aveva già detto che la vendetta non rientrava nei suoi piani. È tornato in questo stadio dopo l’esordio che lo ha reso l’allenatore con il mandato più breve nella storia del Tottenham. In effetti, l’unica volta in cui Nuno o qualcuno dei suoi giocatori ha mostrato il minimo segno di nervosismo contro un Tottenham deludente è stato quando il Forest ha fatto scorrere il cronometro durante i cinque minuti di recupero. Dopo qualche abbraccio affettuoso ai suoi giocatori e un rapido saluto ai tifosi in trasferta, è rientrato nel tunnel a 60 secondi dal fischio finale per lasciare il campo libero ai suoi giocatori. A questo punto, è naturale chiedersi cosa sarebbe successo se Nuno non fosse stato esonerato dal Tottenham dopo la sconfitta casalinga contro il Manchester United dopo sole 17 partite di campionato, nell’ottobre 2021“.
Non sempre belli da vedere ma efficaci: come gioca il Nottingham Forest
Negli anni la Premier League ci ha abituato bene ammirando il calcio veloce e rivoluzionario di allenatori del calibro di Pep Guardiola, Jurgen Klopp, e adesso ci sta mostrando le idee di Arteta e di Slot. Nuno Espírito Santo, invece, sta portando il Nottingham in Champions senza passare per il bel gioco.
Basti pensare che i Tricky Trees hanno una media di possesso palla inferiore al 40%. Ciononostante vantano la terza media punti più alta negli scontri con le Big Six del campionato (1,9 per match) dietro Liverpool e Arsenal.
I ragazzi di Nuno, inoltre, hanno trovato un’arma efficace nelle rimesse laterali buttando palloni all’interno dell’area avversaria e con il continuo scambio di posizioni tra i giocatori in campo rendono complicato per i loro avversari escogitare in breve tempo una soluzione difensiva.
Il giornale Rivista Undici evidenzia un altro aspetto tattico che rende il Nottingham Forest una squadra ostica d’affrontare nell’arco dei 90 minuti:
“Il Forest, infatti, è primo in Premier League per palloni respinti e secondo per contrasti tentati nella propria trequarti difensiva. Questo vuol dire che il manager portoghese fa in modo che i suoi giocatori aspettino gli avversari nel proprio fortino, per poi bloccarne l’azione e ripartire in velocità. Nell’approccio e nello stile del Nottingham, quindi, non c’è nulla di improvvisato o di fortunato”.