Ad As: «Ho apprezzato le parole di stima di Sacchi nei miei confronti. Il Milan non voleva farmi guerra».

In un’intervista ad As, l’ex tecnico del West Ham Julen Lopetegui racconta di quando è stato vicino alla panchina del Milan e delle parole di stima che gli ha rivolto Arrigo Sacchi.
Lopetegui: «Al Milan c’era una guerra interna: le decisioni della società non possono essere influenzate dai tifosi»
Sacchi ha detto l’altro giorno che il Milan avrebbe dovuto scommettere su di te. Hai letto le dichiarazioni?
«Certo, mi hanno sorpreso e apprezzo che vengano da lui. Quello che voleva dire era che le decisioni di un professionista non possono essere cambiate dal rumore di una parte della società che non fa parte “dei professionisti” [i tifosi, ndr]. In effetti, Sacchi dà l’esempio. Condivido questo pensiero».
Cosa sarebbe successo al Milan se tu fossi stata la prima scelta?
«Sarebbe difficile da capire. Non era una cosa contro di me, ma una loro guerra interna».
Ti vedi ancora in Premier League?
«La Premier League è il miglior campionato. Ha la più grande capacità economica e i migliori allenatori. A livello organizzativo, stanno molto bene. Anche le persone viaggiano molto con la squadra. Gli avversari possono spostare anche 7000 tifosi. E’ molto bello».
La frecciata del tecnico ai rossoneri: «Ho scelto il West Ham perché loro hanno scelto me»
Presentandosi ai tifosi inglesi aveva annunciato:
«Abbiamo avuto anche altri contatti, ma alla fine sono dove voglio essere. Ho scelto il West Ham perché il West Ham ha scelto me».
Il tecnico sembra rispondere velatamente alla protesta dei tifosi dei Milan sui social con la diffusione dell’hashtag #Nopetegui. La dirigenza aveva deciso di interrompere i contatti col tecnico spagnolo per non inimicarsi i sostenitori.