Alla Gazzetta: «Gli dissi: “Diego, io ho un sogno, vincere lo scudetto che è un miracolo. E solo tu puoi realizzarlo”. Veniva a casa mia ogni volta che aveva bisogno di tranquillità».

Beppe Bruscolotti, ex capitano del Napoli, racconta alla Gazzetta dello Sport del momento in cui decise di passare la fascia a Diego Armando Maradona.
Bruscolotti: «Galeotta fu una notte per dare la fascia a Maradona, era lui il vero leader del Napoli»
Quando decise di spogliarsi della fascia?
«In una notte. Non riuscivo a dormire, e mi capitava ogni tanto. Pensavo, guardavo il vuoto, riflettevo su Maradona, il più grande calciatore del mondo e di tutti i tempi. Era mio amico, era uno dei nostri, un uomo speciale, non solo fenomeno in campo ma anche fuori. Mi sembrò naturale dargli la fascia, non ebbi esitazioni. Cercai soltanto il modo di dirglielo, andammo al campo a Soccavo e lo invitai a fare due passi da soli: “Devo dirti una cosa” gli dissi. “Diego, io ho un sogno, sono qui da anni, inseguo uno scudetto che è un miracolo. Ma questo miracolo solo tu puoi realizzarlo, e da domenica questa fascia sarà tua. Sei tu il leader del Napoli”. Lui era contento e, commosso, mi abbracciò e andammo negli spogliatoi: “Ragazzi, vi presento il nuovo capitano del Napoli”. Rimasero estasiati e sbalorditi, ma soddisfatti. Lui era il nostro eroe».
Sono trascorsi 4 anni e 3 mesi dal suo addio…
«Senza che mi renda conto che sia terribilmente vero. Ma a volte mi viene da pensare che lui sia qua, che non se ne sia mai andato. Avevamo un rapporto fortissimo. Ogni volta che veniva in Italia, ci facevamo una chiacchierata fino all’alba».
La tua casa è stato il suo rifugio…
«Ogni volta che aveva bisogno di tranquillità, sapeva dove andare. E veniva da me e mia moglie; poi le nostre consorti erano legatissime».
Come la vede Napoli-Inter?
«Con ottimismo. In una settimana in cui l’amarezza per il pari on la Lazio poteva avere effetto, sono arrivati lo 0-0 dell’Atalanta e la sconfitta dell’Inter. Mi sembrano segnali incoraggianti per la volata».