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Il Monza senza gli investimenti Fininvest è crollato, persino gli acquirenti trovati si sono tirati indietro (Libero)

Il mercato estivo è stato condotto per monetizzare, ma senza reinvestire gran parte del denaro. L’ingaggio di Nesta è stato dettato più dall’affetto che da un’idea di progetto.

Il Monza senza gli investimenti Fininvest è crollato, persino gli acquirenti trovati si sono tirati indietro (Libero)
Cm Torino 24/11/2024 - campionato di calcio serie A / Torino-Monza / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: Adriano Galliani

Sono tempi bui per il Monza, che da quando è arrivato in Serie A, non ha mai riscontrato problemi per salvarsi nel massimo campionato italiano. Ora sono ultimi in classifica. Con le cessioni di Di Gregorio, Colpani e Carlos Augusto hanno messo su circa 35 milioni, ma ne sono stati reinvestiti quest’estate meno di dieci.

Il crollo del Monza senza gli investimenti Fininvest

Libero scrive:

Il Monza sempre più ultimo in classifica ricorda che nel calcio dipende tutto dalla proprietà. Quando è solida e sa cosa fare, va tutto bene. Quando non esiste più, come in questo caso dopo la morte di Berlusconi, e inizia a cercare acquirenti, le cose diventano difficili. I segnali del fallimento erano evidenti in estate, il mercato è stato condotto con l’idea di monetizzare il monetizzabile. Un netto cambio di gestione rispetto alle due estati precedenti quando Fininvest aveva immesso 49 e 45 milioni per gli acquisti, allestendo una squadra in grado di salvarsi due volte in tranquillità.

L’ordine dall’alto è stato rientrare degli investimenti (che riguardavano anche lo stadio e il centro sportivo) prima di cedere il club, ma gli acquirenti se ne sono accorti durante la “due diligence”. Così il fondo italiano Orienta Capital e il milionario italo-americano Mario Gabelli di Gamco Investors si sono tirati indietro. L’ingaggio di Nesta è stato dettato più dall’affetto nei suoi confronti di Galliani che non da un’idea di progetto.

Galliani: «Forse una volta feci arrabbiare Berlusconi, quando ritirai il Milan a Marsiglia»

Il 1° novembre del 1979 era un giovedì, in Brianza faceva un freddo in linea con il periodo dell’anno, 8-9 gradi, e Adriano Galliani stava dirigendosi a Siena per trascorrere il ponte di Ognissanti. Ma una telefonata squassò l’andamento del fine settimana. «Ero un imprenditore, mi occupavo della mia Elettronica Industriale. La mia segretaria mi avvisò che Silvio Berlusconi, che non conoscevo, mi aveva invitato a cena, nella sua abitazione di Arcore. “Cosa devo rispondere” mi disse lei. “Che ringrazio e accetto!”. Ero quasi arrivato a Siena, girai la macchina e tornai in Brianza». Il primo incontro tra Adriano Galliani e Silvio Berlusconi compie oggi 45 anni.

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