ilNapolista

Alice D’Amato: «i ragazzi sono superficiali, senza valori e hanno un solo scopo. Non parliamo dei sacrifici»

La Stampa intervista l’oro olimpico nella ginnastica (e argento a squadre): «Mi vengono i brividi quando storie come quella di Giulia Cecchettin»

Alice D’Amato: «i ragazzi sono superficiali, senza valori e hanno un solo scopo. Non parliamo dei sacrifici»
Italy's Alice D'amato competes in the artistic gymnastics women's balance beam final during the Paris 2024 Olympic Games at the Bercy Arena in Paris, on August 5, 2024. (Photo by Lionel BONAVENTURE / AFP)

Alice D’Amato: «i ragazzi sono superficiali, senza valori e hanno un solo scopo. Non parliamo di sacrifici»

La Stampa intervista Alice D’Amato, 21 anni, genovese, medaglia d’oro alla trave alle Olimpiadi di Parigi (e argento a squadre).

Scrive La Stampa:

Ha vissuto la stagione sportiva più esaltante della carriera ma non è facile portare sulle spalle il peso di un’improvvisa notorietà per chi, come lei, non ama la mondanità. Si destreggia tra inviti, comparsate, show e interviste. Ma questa non è la sua dimensione.

Lei dice: «Sono stanca, la popolarità mi travolge».

Alice, come è cambiata la sua vita dopo l’oro ai Giochi?

«Non pensavo che sarebbe diventata così impegnativa. Sono sempre in giro, da una parte all’altra. Difficile».

Ha sentito quello che ha detto Gianmarco Tamberi: “Non amo il salto in alto ma il basket”?. La ginnastica è stata la sua unica scelta?

Alice D’Amato. «Io porto la ginnastica artistica nel cuore, ne sono profondamente innamorata. E mi manca tanto la routine degli allenamenti. Le confesso: non amo la mondanità. Poi in questi giorni ho acciacchi ovunque. Insomma, è un momento complicato».

Divide ancora l’alloggio con le compagne o, nel suo nuovo status di olimpionica, ha cambiato casa?

«Sono rimasta nell’alloggio con tutte le altre, siamo in sei».

Non è troppo affollato?

Alice D’Amato: «Ma no! Siamo abituate a vivere insieme e a condividere. Lo facciamo da anni con mia sorella Asia (azzurra, infortunata prima dei Giochi), Giorgia Villa, Elisa Iorio, Martina Maggio e l’allenatrice Lorenza Migotto. Un pezzo dell’argento a squadre è anche merito della nostra vicinanza».

A proposito di donne. Quando sente storie come quelle di Giulia Cecchettin cosa prova?

«Mi vengono i brividi. Al giorno d’oggi trovare un ragazzo serio è davvero difficile. Sono tutti troppo superficiali, senza valori e hanno un solo scopo. Poi, non parliamo di sacrifici. Sarà che noi ginnaste siamo abituate a lavorare, ma davvero il panorama è desolante».

Alice, è fidanzata?

«No. Non è facile conciliare un rapporto sentimentale con la nostra vita. Devi trovare la persona giusta».

Chi è secondo lei la più forte di sempre?

«Simone Biles. Nessuno riesce a mettere insieme esercizi difficili come i suoi. Per noi italiane Vanessa Ferrari ha avuto un ruolo fondamentale. Ci ha aperto la strada, è sempre stata un importante punto di riferimento».

ilnapolista © riproduzione riservata