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La Roma ritrova Frattesi, sogno proibito di Pinto e di De Rossi: all’Inter non è che la riserva di Barella (Messaggero)

Il Messaggero ricostruisce il passato di Frattesi, nato calcisticamente con la Roma. Ora fa panchina all’Inter ed è decisivo per la Nazionale di Spalletti

La Roma ritrova Frattesi, sogno proibito di Pinto e di De Rossi: all’Inter non è che la riserva di Barella (Messaggero)

La Roma ritrova Frattesi, sogno proibito di Pinto e di De Rossi: all’Inter non è che la riserva di Barella (Messaggero)

Davide Frattesi è uno dei centrocampisti più forti che abbiamo in Italia. Di certo il più dirompente negli inserimenti e il più atletico in progressione. Quando l’Inter l’ha acquistato, in molti si chiedessero il perché: non è il doppione di Barella? Dove e quando giocherà? In effetti, non si trattava di dubbi infondati. Dietro Mkhitaryan e Barella stesso si fa difficoltà a trovare lo spazio che il ragazzo meriterebbe (ha giocato per ora 3 partite su 7 ndr) e che invece sta ampiamente trovando in Nazionale con Spalletti, essendone persino insieme a Retegui il miglior marcatore. L’analisi del Messaggero a poche ore da Roma-Inter si sofferma proprio su quanto il centrocampista sarebbe perfetto per Juric:

«Pinto ha ammesso candidamente di aver provato a riprenderlo, ma senza riuscirci. Ha avuto la meglio, qualche tempo dopo «l’ossessione Sanches» e sappiamo come è andata a finire. Frattesi era l’uomo ideale per Mourinho, poi per De Rossi e lo sarebbe anche nella Roma di oggi guidata da Juric. Un uomo buono per tutte le stagioni, per tutti gli allenatori. O forse non tutti: Simone Inzaghi lo considera e lo utilizza come dodicesimo, in quel centrocampo Davide non ha un posto fisso e questo è un peccato, specie se calcoliamo quanto servirebbe qui. Lui non vedeva l’ora di tornare, al di là delle sue simpatie per una o per l’altra squadra della Capitale. A Trigoria ha vissuto la sua migliore gioventù ed era/è molto attaccato a Bruno Conti che, nonostante nel tempo abbiano depotenziato, resta una incredibile calamita per i calciatori che si affacciano al grande calcio.»

Frattesi, il sogno della Roma sempre in panca all’Inter

«Quest’anno è stato titolare, in campionato 3 volte su 7, le altre quattro è subentrato. Alla fine il suo spazio se lo riesce sempre a ritagliare. Lo scorso anno è subentrato 26 volte e solo in sei occasioni Inzaghi lo ha impiegato come titolare (segnando comunque sette reti). Belli i tempi in cui, con la maglia del Sassuolo, giocava 35 gare da titolare, prima di trasferirsi in nerazzurro. Davide è felice oggi? Beh, per adesso si accontenta, sta vincendo, gioca la Champions, è in una squadra che, a detta di tutti, è una corazzata. È chiaro che un conto è essere considerato un titolare, un altro è essere l’alternativa. Un ruolo che non conosce, ad esempio, in Nazionale: Spalletti non lo molla un secondo, dell’Italia post Mancini lui è il più presente e quello che ha segnato di più. Gioca da incursore, partendo da mezz’ala, è il ruolo che gli piace di più. Non si sente un trequartista, preferisce partire da dietro e inserirsi. In azzurro, da settembre, non ha avuto nemmeno l’ombra di Barella, che invece si trova davanti nell’Inter.

Chissà se in Nazionale accadrà il contrario di ciò che vediamo nell’Inter: Barella riserva di Frattesi. Davide è cresciuto con il mito di De Rossi, indossa la sua maglia e il papà di Daniele, Alberto, lo ha aiutato a imporsi e a diventare quello
che ora è. Stasera in qualche modo lo vedremo in campo e lui volerà come sempre. E in tribuna, i rimpianti non si placheranno. L’uomo
in più per l’Inter, è il mancante nella Roma. Strani giochi del destino.»

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