Il Corsera: non sorride neanche quando vince, si scioglie quando va ad abbracciare il suo staff. Il primo, timidissimo bacio alla fidanzata Anna
Sinner si è chiuso nella bolla di caos calmo, impermeabile a Kyrgios, cattiverie, gossip
Lo scrive il Corriere della Sera con Gaia Piccardi:
Fritz è bello e possibile, sa fare tutto benino ma Jannik meglio, la regolarità dell’americano lo mette in palla e una finale senza emozioni diventa in tre set il miglior match del suo torneo, preceduto dalla sentenza di proscioglimento per il caso del clostebol, digerito strada facendo.
Jannik comanda e Fritz subisce. È un’inerzia nota, difficile da ribaltare quando il numero uno è così affilato, a fuoco. Non ci sono riverberi del mondo esteriore — l’amarezza per un ambiente diviso tra accusatori e innocentisti, le sguaiatezze social di Kyrgios su Anna Kalinskaya, il pensiero che l’antidoping mondiale (Wada) possa far ricorso al Tas — nella bolla di caos calmo nella quale Sinner si è chiuso insieme ai suoi due allenatori, impermeabile a qualsiasi spiffero.
Quando vince, Sinner non sorride nemmeno
Prosegue il Corriere della Sera:
Jannik chiude gli occhi per un lungo istante. Chissà cosa pensa, cosa avrebbe voglia di dire. Non emette un fiato. Non riesce nemmeno a sorridere. Ritrova il buonumore soltanto scalate le tribune, al centro del clan che ha perso pezzi per strada (il preparatore Ferrara e il fisio Naldi, travolti dalla doppia positività di marzo) e si coagula intorno all’affetto paterno dei due coach per il loro fuoriclasse, Cahill e Vagnozzi, e all’indistruttibile amicizia con Alex Vittur, l’ex tennista diventato consigliere e manager. Quando quella matassa di braccia si scioglie, c’è lo spazio per un timidissimo bacio alla fidanzata Anna, il primo in pubblico: una primizia anche questa.