Il più piccolo dei fratelli Gallagher al Mirror nel 2010: «Quando gli Oasis andavano bene, il City era spazzatura. Ora che ci siamo separati, il club va meglio»

È di pochi giorni la notizia della reunion degli Oasis. Per So Foot questa sarà la rovina del City. Il portale francese dà per buona infatti la profezia di Liam Gallagher, quando nel 2010 al Mirror dichiarava:
«Quando gli Oasis andavano bene, il City era spazzatura. Ora che ci siamo separati, il club va meglio».
Quattordici anni dopo i due ritornano insieme, nel 2024, “l’anno in cui Celine Dion cantava di nuovo, in cui Nadal gioca di nuovo a tennis, dove Eddy Murphy fa il suo ritorno a Beverly Hills Cop. La vittoria del Manchester City in Champions League nel 2023 ha avuto la meglio sui litigi tra Noel e Liam Gallagher. Una volta per tutte è finita un’epoca. I due fratelli della scena alternativa inglese sono stati i primi divi a manifestare apertamente il loro amore per una squadra di calcio“.
So Foot prova anche a prevedere il futuro. Ma la fortuna dei Gallagher sarà la disgrazia dei Citizens:
“Questa stagione 2024-2025 si concluderà come tutti si aspettavano: il quinto titolo consecutivo in Premier League. La squadra di Pep Guardiola che supera la simbolica soglia dei 100 punti. La Champions League vinta contro il Real. Per celebrare l’occasione, i fratelli Gallagher decidono di comparire insieme per la prima volta durante la sfilata per le strade di Manchester, quasi un anno dopo l’annuncio della loro riconciliazione“.
Tutto sembra andare per il verso giusto. Fino a quando le 115 accuse si trasformano in punizioni dure e severe per il club, De Bruyne non andrà via, Guardiola inizierà a stare sulle scatole a tutti e lo United finirà davanti il City che alla fine giocherà nella seconda divisione inglese. In tutto questo, gli Oasis continueranno ad essere gli Oasis.
Ma, come sempre, l’ultima parola spetta a Noel Gallagher: «Preferisco comunque la sconfitta, per il caos e la tensione drammatica che scatena. I grandi club, come i grandi gruppi musicali, sono immortali».