A Sportweek Andrea, figlio di Fabio: «Mio padre mi ha detto che fisico e tecnica arrivano dopo, bisogna prima essere forti mentalmente. Sogno di giocare nel Napoli».

I figli di Fabio e Paolo Cannavaro, Andrea e Manuel, sanno che sarà difficile mantenere il “peso” del loro cognome (soprattutto per Andrea). Ne hanno parlato in un’intervista a Sportweek.
L’intervista ai cugini Cannavaro
In cosa credete di assomigliare ai vostri papà?
A: «Detto che mio padre è inarrivabile, nel salto e l’esplosività».
M: «Nella determinazione».
Cosa significa portare un cognome pesante come il vostro?
A: «Senso di rappresentazione e fierezza. So benissimo che non potrò mai essere considerato una persona “normale”. Questo però mi dà forza e mi stimola a dare il massimo, a essere la versione migliore di me stesso».
M: «Vuol dire essere sempre etichettato. E come calciatore hai poche possibilità di sbagliare. Detto ciò, è solo il campo a parlare, puoi chiamarti come vuoi, ma se alla fine non dimostri nulla è inutile. Non ho scelto il mio cognome, ma lo porterò con grande onore».
Che rapporto avete con i vostri padri?
A: «Anche se non parliamo tantissimo, è presente e mi aiuta molto. Il suo più bel consiglio: metterci la testa, bisogna essere forti a livello mentale. Fisico e tecnica arrivano dopo».
M: «Mi dice di divertirmi e fare tutto con spensieratezza, ma allo stesso tempo capire bene dove voglio arrivare, senza ascoltare nessuno».
Il vostro idolo?
A: «Sergio Ramos e mio padre».
M: «Modric e Lobotka».
Cosa rappresenta per voi Napoli?
A: «Casa e famiglia. All’estero ho vissuto grandi esperienze di vita, ma Napoli resta casa. La squadra la seguo fin da piccolo, l’anno scorso giocavo alla Lazio e andavo a vedere le partite del Napoli all’Olimpico».
M: «Essere napoletano è un onore. Le mie origini non devono essere una vergogna, ma un vanto. Il giorno dello scudetto ero al Maradona con la mia famiglia, è stato divertente perché mio padre, nonostante incappucciato, fu riconosciuto e fermato da molti».
Sogno nel cassetto?
A: «Giocare in Serie A, preferibilmente col Napoli».
M: «Vincere e alzare un trofeo importante con il Napoli».