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Traoré e Dendoncker sono ai saluti, il Napoli non li riscatterà (Gazzetta)

L’ivoriano non vale i 25 milioni di euro. Il giocatore dell’Aston Villa è sempre stato marginale. Restano Mazzocchi, Cajuste e Ngonge

Traoré e Dendoncker sono ai saluti, il Napoli non li riscatterà (Gazzetta)
Ci Napoli 30/03/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Atalanta / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Junior Traore-Hans Hateboer

Traoré e Dendoncker sono ai saluti, il Napoli non li riscatterà. Lo scrive la Gazzetta dello Sport con Salvatore Malfitano.

I primi a salutare saranno Traoré e Dendoncker, entrambi presi in prestito. L’ivoriano non ha convinto e il suo spazio potrebbe progressivamente calare nelle partite che restano. L’apporto finora non vale i 25 milioni di euro pattuiti con il Bournemouth per il riscatto. Il Napoli, dunque, pagherà un indennizzo agli inglesi per il trasferimento temporaneo, senza confermare il centrocampista.

Discorso analogo per il giocatore dell’Aston Villa, che costerebbe circa 10 milioni. Era stato un’espressa richiesta di Mazzarri, che aveva necessità di un vertice basso capace all’occorrenza di essere impiegato anche da difensore centrale. Di fatto, è stato subito evidente il ruolo marginale nel progetto, come confermato dall’esclusione dalla lista per l’Europa quando l’allenatore livornese era ancora in carica. Il minutaggio molto ridotto ne è l’ennesima riprova.

Salvo scenari imponderabili, possono ritenersi al sicuro Mazzocchi, Ngonge e Cajuste, agevolati dalla posizione di comprimari.

Cosa disse l’ex agente di Traoré

L’ex agente di Hamed Traoré ha parlato ai microfoni di Radio Crc sull’ivoriano:

«E’ un calciatore eclettico, credo giochi meglio sulla fascia sinistra. Può fare tanti ruoli: l’interno, l’ala, è molto simile a Zielinski. Deve però essere convinto di quello che fa. Se sente meglio una zona del campo, è testardo nell’accettare i cambiamenti. Ha qualità per giocare anche a due in mezzo al campo. In passato ha rifiutato di fare il terzino offensivo. Soffre il cambiamento a livello di squadra, non mentalmente. Ho ricevuto una telefonata da De Laurentiis l’estate prima dello scudetto, ma quando ha saputo dell’ingaggio che percepiva al Sassuolo è diventato più freddo».

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