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Henry napolista: «Nel calcio esiste una cosa chiamata difesa, le partite si controllano anche così»

L’eresia dell’ex campione francese: “E’ passata la squadra migliore, il Real. Quella che ha difeso bene”

Henry napolista: «Nel calcio esiste una cosa chiamata difesa, le partite si controllano anche così»

“Il Real Madrid si è difeso molto bene. Penso che sia passata la squadra migliore, quella che ha difeso bene“. Siamo (quasi) certi che Thierry Henry non abbia tra le sue letture Il Napolista, però – eresia – il ct della Francia Olimpica ed ex del Barcellona (quindi, in teoria pure “rivale” del Real) difende… la difesa. Va contro corrente: dice che “c’è una cosa chiamata difesa. Puoi anche controllare la partita difendendo bene”.

L’ex campione francese parlando a ‘Football Talk’ ha continuato: “So che la gente dirà che il City era la squadra migliore, ma difendere fa parte del gioco“.

Il Napolista sulla difesa vincente

“Nella perversione contemporanea dell’analisi del calcio, pare che si debba giocare in un solo modo. Il calcio è vittima di quella che a noi sembra un’aberrazione. È l’unico sport che ha espunto la difesa. Difendersi è considerato esecrabile. Un tempo nella pallacanestro veniva elogiata la difesa. Valerio Bianchini (e altri della sua generazione) storcono il naso e altro di fronte al basket contemporaneo che è tutto un tiro da tre. Nella pallanuoto difendersi è essenziale. Se non sai farlo, è meglio che non ti butti proprio in vasca. E ieri sera il Madrid di Ancelotti ha difeso come si fa a pallanuoto. Ha costretto quelli del City ad andare sugli esterni e li ha impoveriti: un po’ perché Guardiola considera i cross al pari di Satana; un po’ perché al centro la mitragliatrice Haaland non è andata oltre un colpo di testa che è andato a sbattere sulla traversa. Ancelotti ha difeso come si fa a pallanuoto dove se prendi gol in ripartenza vieni giustamente considerato un pollo. Potremmo continuare all’infinito. Come fai a fare il pugile se non tieni la guardia alta? Vai al tappeto dopo trenta secondi. In ogni sport il principio di difesa è fondamentale. Nel calcio no, non ci si deve difendere più. È diventato una vetrina per presunti esteti. Uno sport che si vorrebbe fosse mondato del conteggio dei gol. Perché al fondo la corrente ahinoi maggioritaria di analisti del calcio vorrebbe la giuria per questo sport. Alla fine della partita si alzano le palette con i voti. E con questo metodo Guardiola avrebbe stravinto. Anche perché i giurati sarebbero stati imbevuti di statistiche, grafiche sulla pressione, la posizione dei calciatori in campo. Come se tenere i giocatori a protezione della propria porta fosse un disonore”.

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