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Burgos: «Mi chiamano scimmia e quando giocavo mi volevano bagnare d’urina. Cosa dovrei dire?!»

A Radio Marca dopo l’insulto a Yamal: «La gente non ha ascoltato tutto ciò che ho detto. Ho chiesto a Laporta di dire al calciatore che volevo fargli un complimento».

Burgos: «Mi chiamano scimmia e quando giocavo mi volevano bagnare d’urina. Cosa dovrei dire?!»
Mg Lione (Francia) 16/05/2018 - finale Europa League / Marsiglia-Atletico Madrid / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Diego Pablo Simeone-German Burgos

L’ex vice di Diego Simeone German Burgos è stato protagonista la scorsa settimana di uno spiacevole episodio. A Movistar, dove è commentatore, ha dichiarato che Lamine Yamal, se non avesse fortuna nel calcio, potrebbe andare ai semafori. Ciò gli è costato il licenziamento da parte dell’emittente tv. Burgos si è poi espresso sui social, dichiarando che il suo era un complimento nei confronti del talento sedicenne del Barcellona.

Burgos torna sulla questione Yamal: «Mi chiamano scimmia e mi volevano bagnare d’urina quando giocavo. Cosa dovrei dire?!»

A Radio Marca ha ribadito:

«Il commento riguardava il talento e l’abilità del calciatore. La gente non ha ascoltato tutto ciò che ho detto. Sono andato da due produttori del programma e ho detto: “Mi tolgo di mezzo”.»

«Se c’è qualche direttore della comunicazione… gli voglio solo dire che mi chiamano “Scimmia”. Cosa dovrei dire?! Quando giocavo mi volevano bagnare d’urina, io preferivo gli insulti. Il portiere non può abbandonare il campo e ho vissuto male queste situazioni».

Burgos ha anche parlato con Laporta, presidente blaugrana, della questione:

«Gli ho mandato un messaggio per dire a Yamal che tutto quello che volevo era fargli un complimento».

Il suo messaggio sui social

Faccio questa dichiarazione ribadendo le mie scuse per le mie parole nel programma di ieri. Non era mia intenzione fare del male a Lamine Yamal, al Barcellona, ai giocatori, alla Uefa o alla piattaforma Movistar Plus dove lavoro. Il mio commento era una battuta sulla qualità e le virtù del calciatore, non si trattava di un commento razzista. Dopo essere stato nel calcio per tanti anni, mi emoziona vedere giovani giocatori così. Ammiro soprattutto la quantità dei nuovi talenti che il Barça sta facendo emergere, perché penso che la qualità alla fine trionfi sempre. Sono un allenatore pro-giovani e in tutte le squadre in cui sono stato mi sono preoccupato di portare i giovani ad allenarsi con la prima squadra. Mi scuso con chiunque sia stato offeso dal mio commento. La mia intenzione non era denigrare Lamine Yamal, al contrario. Il calcio unisce tutto e tutti, ecco perché è lo sport migliore, non discrimina in base al sesso, alla razza, alla religione, alla disabilità, all’età o all’orientamento sessuale. Questo è ciò in cui credo!

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