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Spalletti: «All’Europeo non escludo di portare qualcuno dall’Under 21»

Alla Rai: «C’erano diversi calciatori che potevano anche far parte della tournée in America, ma Nunziata aveva match più importanti».

Spalletti: «All’Europeo non escludo di portare qualcuno dall’Under 21»
Skopye (Macedonia) 09/09/2023 - qualificazioni Euro 2024 / Macedonia del Nord-Italia / foto Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Luciano Spalletti, ct della Nazionale italiana, ha parlato ai microfoni della Rai prima del match degli Azzurrini Under 21 contro la Turchia:

«Ci sono diversi calciatori che possono venire a lavorare con noi in questa Nazionale e che potevano anche far parte della tournee in America. Con Nunziata ci sentiamo continuamente, si lavora allo stesso modo. Tutti e due siamo allenatori della Nazionale maggiore e dell’Under 21 e questo discorso è esteso anche all’Under 20 di Bollini».

C’è possibilità per qualcuno di andare all’Europeo?

«Certamente, l’Under 21 è l’estensione della Nazionale maggiore. Avevamo due amichevoli e potevamo fare delle prove, mentre la Nazionale di Nunziata si gioca la qualificazione. Lui aveva partite più importanti».

Alcuni nomi sono particolarmente sotto i riflettori?

Spalletti: «Quelli che vedono tutti, dipende da ciò che dimostrano sul campo e anche da ciò che pensiamo noi su come comporre una rosa. Dipende anche da quanto hanno a cuore il discorso della Nazionale, la serietà e l’umiltà nel fare le cose».

L’Italia commentata dalla Süddeutsche

La Nazionale, la Ferrari. Sono miti un po’ in decadenza. Per dire: basta vedere l’ascesa di Sinner nella percezione degli italiani. In particolare, scrive la Süddeutsche il calcio è come se fosse in una sorta di limbo, di crisi d’identità condivisa.

“In Italia – scrive il giornale tedesco – quando si tratta di questioni come questa, il calcio è un blocco monolitico. I calciatori hanno un rapporto piuttosto ambivalente con se stessi in questo momento: in estate andranno agli Europei in Germania da detentori del titolo, e il torneo paneuropeo del 2021 ha dato ancora una volta un senso di orgoglio agli italiani. Da un lato. D’altronde il ritorno tra le maggiori potenze del calcio è stato fugace, solo una scintilla: è mancata la qualificazione al Mondiale in Qatar, come già avvenuto ai Mondiali precedenti. Una vergogna, ancora una volta. I calciatori italiani si trovano attualmente in una sorta di fase di scoperta di sé”. 

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