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Rubiales promette di tornare in Spagna il 6 aprile. Se torna dovrà consegnarsi alla Guardia Civile (Vanguardia)

“Non potrà sfuggire alla giustizia spagnola per l’accordo di estradizione. L’indagine va avanti, rilasciati cinque dei sette arrestati”

Rubiales promette di tornare in Spagna il 6 aprile. Se torna dovrà consegnarsi alla Guardia Civile (Vanguardia)
(FILES) President of the Spanish Football Federation, Luis Rubiales, arrives for a press conference at Krasnodar Academy on June 13, 2018, ahead of the Russia 2018 World Cup football tournament. Spanish football federation chief Luis Rubiales' apology for kissing star player Jenni Hermoso on the lips after Spain won the Women's World Cup is "insufficient" and his gesture "unacceptable" Spanish Prime Minister said on August 22, 2023. Rubiales, 45, kissed Hermoso as he handed the Spanish team gold medals after they beat England 1-0 in the final in Sydney, provoking outrage in Spain. (Photo by PIERRE-PHILIPPE MARCOU / AFP)

Rubiales è per l’ennesima volta al centro di uno scandalo che riguarda il calcio spagnolo. L’ex presidente della Rfef è indagato per corruzione. Al momento è lontano dalla Spagna, in Repubblica Dominicana, ma conta di tornare entro la prima settimana di aprile.

Lo scrive La Vanguardia:

Sia che stia lavorando o abbronzandosi a Punta Cana, è improbabile che Luis Rubiales si stia godendo la vita in questo momento.

«Se sono in Repubblica Dominicana da un mese, lo faccio perché sto lavorando – ha detto ieri l’ex presidente della Federcalcio Spagnola (Rfef), famoso in tutto il mondo per il bacio rubato a Jenni Hermoso e, ora, per lo scandalo che riguarda l’organizzazione della Supercoppa di calcio spagnola in Arabia Saudita – stavo infatti pensando di portare la famiglia a trascorrere la Settimana Santa con me».

Rubiales potrebbe anticipare il suo rientro in Spagna

Se la scadenza da lui stimata sarà rispettata, avrà il tempo di riunire la famiglia nei Caraibi a Pasqua. Rubiales ha promesso di tornare in Spagna il 6 aprile «come lui stesso ha informato il sistema giudiziario nei giorni scorsi», anche se potrebbe tornare prima di quella data «se ritenuto necessario e richiesto», ha detto ieri la difesa dell’ex presidente al giudice Delia Rodrigo, che è il capo della corte di istruzione 4 di Majadahonda.

Il suo ritorno potrebbe essere traumatico, perché le probabilità di essere arrestato sono alte. Dopo tutto, il caso ha portato a sette arresti – due dei sette detenuti rimangono nei locali della Guardia Civile e saranno a disposizione del giudice oggi – e la maggior parte di loro sono membri del team che Rubiales ha presieduto dal 2018 fino allo scorso autunno, quando ha dovuto cedere la sua carica.

Ciò che è chiaro è che Rubiales non potrà sfuggire alla giustizia spagnola. C’è un accordo di estradizione tra la Spagna e la Repubblica Dominicana: non sarebbe in grado di rifugiarsi nella sua attuale destinazione. E se tornerà – come ha promesso di fare – dovrà consegnarsi alla Guardia Civile non appena atterrerà in Spagna, dovrà testimoniare davanti agli investigatori della polizia e, successivamente, dovrà farlo davanti al giudice.

Continuano le indagini, cinque dei sette arrestati sono stati rilasciati

In attesa del suo ritorno, l’indagine va avanti. La difesa di Rubiales ieri ha consegnato le chiavi di un appartamento di sua proprietà a Granada (l’appartamento è in possesso del padre dell’ex presidente), mentre gli investigatori della polizia hanno rilasciato cinque dei sette detenuti. I due indagati che hanno trascorso un’altra notte in carcere sono Tomás González Cueto, consulente legale esterno durante la presidenza di Rubiales, e ÁnGel González Segura, dirigente della società che ha ristrutturato lo stadio Cartuja di Siviglia.

La Rfef ha sospeso Pedro González Segura (direttore dei servizi legali) e José Javier Jiménez (direttore delle risorse umane), e ha anche rotto ogni legame professioanel con González Cueto. Il più alto organo calcistico prevede di prendere parte alla causa contro gli indagati, accusati di corruzione negli affari, amministrazione iniqua e riciclaggio di denaro nell’appalto della Supercoppa in Arabia Saudita.

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