Il tedesco raffredda i facili entusiasmi e spiega il 3-0 con la debolezza dell’avversario: «Ti lasciano solo nei duelli uno contro uno»

Ci pensa Thomas Müller nel post-partita di Bayern-Lazio 3-0 a spegnere l’ottimismo bavarese e a riportare tutti alla realtà: «La Lazio non ha nessun giocatore formidabile, non è veloce». Insomma, l’avversario conta. Il 3-0 alla Lazio, è il succo delle parole dell’attaccante, dipende dalla debolezza degli avversari.
Mentre Tuchel e Kimmich si sono autoelogiati: «Abbiamo fatto un’ottima prestazione di squadra, molto solida, molto concentrata», ha detto Tuchel. «Ero molto fiducioso, abbiamo meritato», afferma Joshua Kimmich.
Ma, scrive la Faz, c’è anche l’altra verità. E la verità la dice Thomas Müller che cita una componente che deve sempre rientrare nell’analisi: l’avversario.
«Se devo essere sincero, la Lazio non ha uno stile di gioco particolarmente sgradevole», dice Müller, riferendosi ai romani, che hanno un allenatore eccezionale come Maurizio Sarri, ma nessun giocatore eccezionale. È vero, dice Müller, che a volte le cose possono essere difficili. Ma è anche vero che «non hanno giocatori estremamente veloci e ti lasciano solo nei duelli uno contro uno». E in realtà era solo per ricordare cosa è la Lazio Roma in questa stagione: nona in classifica in Serie A.
Prosegue la Faz:
cosa dice allora questa vittoria sulle ulteriori possibilità del Bayern in Champions League? È stato un buon confronto con la realtà notare che dopo la partita si è parlato più dell’alluce che Tuchel si è rotto dando un calcio a non si sa cosa che della Champions.
Questo è stato l’argomento nella zona interviste da quando il presentatore di Amazon ha chiesto all’allenatore della sua zoppia dopo la partita e lui ha poi detto: “Il discorso motivazionale prima della partita mi è costato l’alluce, credo”. “Ho preso a calci qualcosa” nello spogliatoio della squadra, dopodiché è dovuto stare seduto per lo più a causa del dolore.