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Bayern-Lazio 3-0: se la prenderanno con Immobile ma sarà un racconto ingigantito per i nipotini

Il divario era tanto, troppo, anche se il Bayern è messo maluccio. Ciro ha sbagliato il gol dello 0-1 ma i bavaresi hanno segnato tre gol andando al minimo

Bayern-Lazio 3-0: se la prenderanno con Immobile ma sarà un racconto ingigantito per i nipotini
Lazio's Italian forward #17 Ciro Immobile heads the ball during the UEFA Champions League round of 16, second-leg football match between FC Bayern Munich and Lazio in Munich, southern Germany on March 5, 2024. (Photo by Kirill KUDRYAVTSEV / AFP)

Bayern-Lazio 3-0: se la prenderanno con Immobile ma sarà un racconto ingigantito per i nipotini

Negli anni a venire, il racconto del gol fallito da Immobile in casa del Bayern si gonfierà giorno dopo giorno fino a diventare una clamorosa occasione da rete che avrebbe consentito alla Lazio di accedere ai quarti di finale di Champions. Roba per i nipotini che verranno. La realtà è che la Lazio ha perso 3-0 contro il Bayern che è comunque lontano parente della schiacciasassi spesso apprezzata in Champions. Eppure metà Bayern è bastato per chiudere la partita a fine primo tempo. E sigillarla nel secondo. La Lazio ha fatto la sua partita. Ha provato a pressare, poi si chiudeva bene, tappava ogni varco. Spesso sullo 0-0 i tiri dei bavaresi sono stati in qualche modo respinti o deviati da una gamba, una caviglia o comunque un pezzo di carne laziale.

Fino a quell’occasione che Immobile ha avuto di testa in tuffo, sullo 0-0. Avrebbe potuto mirare sul secondo palo ma era comunque un pallone spizzato dalla difesa tedesca. Ha scelto e ha scelto male. Ma da qui a dire che se la Lazio fosse andata in vantaggio poi si sarebbe qualificata, ce ne corre. Senza dimenticare che in porta c’era pur sempre Neuer.

Il Bayern è messo maluccio per i suoi standard

La squadra di Tuchel, pur se messa maluccio, ha potuto comunque esibire un giro palla e un palleggio da élite del calcio. Cui vanno unite la velocità di Musiala, Sané, Guerreiro e la freddezza sotto porta di Kane e Müller uno dei giocatori preferiti da Sarri.

La Lazio avrà una storia da raccontare, da tramandare. Ma la realtà che a fine primo tempo, in sette minuti, Kane e Müller hanno ribaltato il risultato dell’andata e tanti saluti. Il secondo gol il tedesco l’ha segnato spizzando di testa un tiro al volo di De Ligt (che ha giocato al fianco di Dier, con Kim in panchina). Nella ripresa non c’è stata partita. Se avesse accelerato, il Bayern chissà quanti ne avrebbe segnati; si è limitato al terzo, ancora con Kane che ha raccolto la respinta di Provedel su tiro di Sané.

Il Bayern è una squadra malandata, in piena convalescenza. E non sappiamo se guarirà. La Lazio ha fatto quel che poteva/doveva. Ora ha il capro espiatorio. In realtà oltre il “grazie lo stesso” era complicato andare. Ma la squadra di Sarr il suo lo ha fatto, ha dimostrato anche una discreta concentrazione. Ha fallito la sua unica occasione – su cui costruirà l’epica bavarese – e poi ne ha presi tre. Una storia vista mille volte nel calcio. La Lazio ha avuto il merito di essere in gara per la qualificazione fino a venti minuti dal termine delle due gare. Non è poco.

In Champions per l’Italia restano Napoli e Inter che se la vedranno al ritorno in Spagna contro Barcellona e Atletico Madrid.

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