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Lory Del Santo: «Sinner è forte ma non è sexy. Alcaraz fa sangue, è una potenza a livello sessuale»

Al Corsera: «Sergio Leone si fece trovare in perizoma, dissi grazie, devo andare. Dentro di me pensavo: non mi hai neanche offerto una parte!»

Lory Del Santo: «Sinner è forte ma non è sexy. Alcaraz fa sangue, è una potenza a livello sessuale»
Lory Del Santo

Lory Del Santo: «Adoro Sinner ma non è sexy. Alcaraz fa sangue, è una potenza a livello sessuale». Intervista al Corriere della Sera.

Nella casa milanese di Lory Del Santo lo schermo gigante è acceso sul tennis. Le piace sempre?

«Ah sì, ma non questo torneo. Io guardo solo se c’è Sinner: è talmente forte!».

Lo corteggerebbe?

«Non è sexy. Il mio sangue è più per Alcaraz».

Con lui ci farebbe un pensierino?

Lory Del Santo: «E come no? È un po’ basso: 1,83. Io amo quelli dal metro e 88 in su. Ma è di sicuro una potenza a livello sessuale».

Il giorno più bello?

«Quando è nato Conor. Quello è stato veramente il giorno più bello della mia vita. Indimenticabile».

Il padre, Eric Clapton, ha assistito al parto?

«Sì. Non c’era niente di regolare nella nostra storia, ma non mi importava. Quando il bambino è nato, lo ha preso in braccio e ha detto: “I am a father”. Ero felice, anche se Eric cambiava idea ogni tre giorni: fossi stata influenzabile sarebbe stato un problema, ma sono sempre stata forte».

Vi sentite ancora?

Lory Del Santo: «Dopo quello che è accaduto non ci sentiamo più. Ma il nostro rapporto era già inquinato dal suo manager, Roger. Gli faceva credere che chiedessi sempre soldi, soldi che si intascava lui. Questo l’ho scoperto dopo. In realtà Eric mi pagava soltanto la baby sitter, non mi ha mai dato altri soldi, né io li ho chiesti».

Andreotti?

«Gli dissi che non mi aspettavo fosse così alto. Rispose che non pensava fossi così intelligente».

E quel regista che si fece trovare in perizoma rosso nel suo studio romano?

«Non ho mai rivelato il nome. È morto da un pezzo».

Non la potrà smentire.

«È Sergio Leone. Stava girando C’era una volta in America con Robert De Niro e io andai nel suo ufficio all’eur con il mio book per chiedergli una particina. Lui sfogliò le foto, poi sparì in un’altra stanza e mi chiamò».

E lei?

«Andai e me lo trovai nudo, tutto peloso, con la barba, questa pancia enorme. C’era un letto matrimoniale. Mi ha abbracciato e io gli ho detto: no, scusa, guarda, mi fa piacere essere qua, sei molto carino, ma devo andare. Dentro di me pensavo: ma non mi hai neanche offerto una parte!».

Se l’avesse fatto?

«Mah, non so… Non era un brutto uomo… un po’ basso, un po’ grasso, ma con una bella faccia particolare. All’epoca mi interessava molto l’intelligenza. Però mi seccava che avesse dato per scontato che ci sarei stata. Io non ero ancora Lory Del Santo, ero Loredana, ma avevo già il mio bell’ego… Comunque siccome non mi ha costretto, l’ho perdonato immediatamente. La violenza secondo me c’è quando non hai alternative».

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