ilNapolista

Il comitato arbitrale difende l’arbitro Munuera e replica al Real: “Accuse ingiuste, nessuno lo ha informato dei cori”

“Una volta esaminati gli audio della partita, non è emersa alcuna indicazione da parte dei giocatori in merito a ciò che si stava verificando in campo”

Il comitato arbitrale difende l’arbitro Munuera e replica al Real: “Accuse ingiuste, nessuno lo ha informato dei cori”
Real Madrid's Brazilian forward #07 Vinicius Junior celebrates scoring his team's first goal during the Spanish league football match between Valencia CF and Real Madrid at the Mestalla stadium in Valencia on March 2, 2024 (Photo by Jose Jordan / AFP)

Il comitato arbitrale difende l’arbitro Munuera e replica al Real: “Accuse ingiuste, nessuno lo ha informato dei cori”

Il Real Madrid ha denunciato l’arbitro Munuera per aver omesso, nel verbale della partita contro l’Osasuna, gli insulti che Vinicius ha ricevuto nel corso del match. Lo ha annunciato in un comunicato durissimo, che si scaglia contro l’arbitro.

Il Cta (Comitato tecnico arbitrale) ha replicato così:

Il Comitato Tecnico degli Arbitri della Rfef (Real Federcalcio spagnola) desidera esprimere il suo sostegno totale e incondizionato all’arbitro di Prima Divisione, Sig. Juan Martínez Munuera, a seguito delle accuse ingiuste mosse dal Real Madrid Cf nella sua denuncia al Comitato di Gara.

Il comitato arbitrale difende Munuera

Il suddetto club allude ad una serie di avvertimenti lanciati dai suoi giocatori riguardo ad urla o cori da parte del pubblico nei confronti del giocatore numero 7 del proprio club. Dobbiamo chiarire che, una volta esaminati gli audio della partita, non è emersa alcuna indicazione da parte di nessun giocatore del Real Madrid Cf in merito a ciò che si stava verificando né, dopo la partita, il delegato del club ha informato l’arbitro di qualsiasi problema relativo a queste urla o cori, come conferito dall’articolo 258, sui delegati dei club, del Regolamento Generale della Rfef.

Tuttavia, il Cta tiene a ricordare che l’arbitro può mettere a verbale solo gli incidenti accaduti prima, durante e dopo la partita sul campo di gioco o in qualsiasi altro luogo degli impianti sportivi o all’esterno degli stessi, a condizione che abbia assistito gli avvenimenti, i fatti o, essendo stati constatati da qualsiasi altro membro del collegio arbitrale, gli vengono da lui direttamente comunicati, ai sensi dell’art. 240 del suddetto regolamento.

Tuttavia, il Real Madrid Cf non è a conoscenza del fatto che il relatore della partita, che fa parte del Comitato Tecnico degli Arbitri, abbia riportato nel suo rapporto quegli incidenti pubblici che considerava significativi, adempiendo ai suoi doveri di funzionario specializzato nella lotta contro la violenza, razzismo e xenofobia concessi dal Regolamento Generale della Rfef e che è allegato alla presente dichiarazione. Affinché non ci siano dubbi su questo documento, potete vedere come l’arbitro firma il suo rapporto domenica 17 marzo alle 14:43. Questi rapporti vengono inviati all’organo disciplinare della Rfef alla fine di ogni giornata, come avviene da diverse stagioni.

Infine, il Cta vuole ribadire che è sempre più impegnato nella lotta contro ogni tipo di violenza, razzismo, xenofobia e intolleranza. È uno dei firmatari del Protocollo contro il razzismo nel calcio, del marzo 2005, in cui si impegna a portare alla luce tutti i tipi di reati razzisti a cui prendono parte sia i partecipanti che il pubblico; alla stop o interruzione momentanea delle partite quando si verifichino comportamenti razzisti, xenofobi o intolleranti; e alla sospensione della partita, esaurendo le vie volte a garantire la continuazione della partita, quando gli arbitri ritengono che le offese o i comportamenti razzisti, xenofobi o intolleranti siano estremamente gravi. Per questo motivo, nel 2022, ha creato ancora una volta un nuovo protocollo d’azione sugli incidenti pubblici, dimostrando così che persegue e perseguirà tutti gli incidenti che comportano pericolo, danno fisico o morale per i partecipanti.

Il Comitato Tecnico degli Arbitri è aperto a guidare, partecipare o collaborare a qualsiasi iniziativa che l’establishment calcistico designa per combattere e sradicare la violenza, il razzismo, la xenofobia o l’intolleranza nel nostro sport. Gli arbitri sono i principali destinatari della violenza verbale e fisica che avviene su tutti i campi di calcio e, quindi, i più interessati ad espellerla dal calcio.

ilnapolista © riproduzione riservata