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Elkann querela Porta a Porta per invasione della privacy dopo i continui attacchi nella battaglia legale contro la mamma

Porta a Porta in un comunicato si difende spiegando che il film maker ha smesso di fare riprese dopo l’invito della sicurezza di casa Elkann e che le immagini non andranno in onda.

Elkann querela Porta a Porta per invasione della privacy dopo i continui attacchi nella battaglia legale contro la mamma
Stellantis Italian Chairman John Elkann delivers a speech during the presentation of the exhibition ìDrive Differentî at the ìMuseo Nazionale dell'Automobileî (The National Automobile Museum) in Turin on November 23, 2023. (Photo by MARCO BERTORELLO / AFP)

John Elkann ha dichiarato guerra a Porta a Porta dopo che la sicurezza della casa torinese di Jaki ha dovuto bloccare e identificare una troupe di Porta a Porta che stava facendo volare un drone all’interno della sua proprietà, dove c’erano i tre figli minorenni suoi e di Lavinia Borromeo.

Elkann contro Porta a Porta

Questa la dichiarazione dei legali di John Elkann

“Nei giorni scorsi una troupe televisiva ha occupato uno spazio privato afferente l’abitazione torinese di John Elkann – hanno scritto in una nota i legali del presidente di Exor – per effettuare riprese video mediante un drone. Come successivamente emerso, le riprese sono state effettuate per la trasmissione Porta a Porta. A fronte di questa ingiustificabile intrusione nella vita privata del nostro assistito, per di più realizzata dalla tv di Stato, e a tutela della privacy sua e della sua famiglia che include anche tre minori, annunciamo una querela contro tutti i soggetti responsabili diffidando la redazione di Porta a Porta dal reiterare simili comportamenti, nonché dall’utilizzare in qualunque modo ogni immagine così ottenuta”.

Porta a Porta, il celebre programma di Bruno Vespa, accusato di presunta violazione dello spazio aereo di casa Elkann ha subito risposto con un comunicato

“In merito all’annunciata querela di John Elkann a “Porta a Porta” per presunta violazione della sua privacy con l’uso di droni, una nota del programma precisa che il film maker della trasmissione, dotato di regolare licenza di volo, ha smesso di fare riprese dopo l’invito della sicurezza di casa Elkann. Quelle immagini non sono andate e non andranno in onda.

Peraltro, il Garante della Privacy chiarisce in una nota del settembre 2021 che “è consentito” l’uso di immagini riprese da droni a fini giornalistici anche senza il consenso degli interessati, fatte salve ovvie cautele come la non ripresa di persone, di targhe e altri elementi identificativi. In ogni caso, registrato il dissenso della sicurezza Elkann, abbiamo evitato di trasmettere le immagini”.

Il Foglio scriveva che Elkann era andato al Corriere della Sera a  lamentarsi 

John Elkann va al Corriere della Sera a lamentarsi per il trattamento ricevuto. Lo scrive il Foglio in prima pagina co un pezzo dal titolo: “Jaki a Via Solferino – Che ci faceva, non annunciato, il signore di Exor al Corriere? Si lamentava di come lo trattano”.

Scrive – in una prosa che appaga i sensi: da un’auto fumé, o camminando lesto tra le polveri sottili, non è dato appurare, lunedì mattina un diafano giovin signore ha bussato, senza invito e senza essersi annunciato, alla porta del direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana. Che sorpreso come un personaggio di Feydeau ha detto: fate passare, impreparato alla più bizzarra delle sorprese. A varcare la soglia era John Elkann, Jaki per gli intimi e i rotocalchi, il signore di Exor e di Gedi. Veniva a lamentarsi, di persona e con piglio d’offeso, per i modi (aggressivi, poco urbani?) con cui Via Solferino starebbe (mal) trattando lui e tutta la famiglia Elkann-agnelli variamente intrecciata.

 

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