Il Napoli vuol capire dove possa arrivare Traore, che deve arrivare pronto per (il) Barcellona: ma Zielinski è pronto, destro e sinistro

Zielinski a Cagliari (domenica ore 15) può tornare, è mancato a Lobotka e Anguissa. Lo scrive il Corriere dello sport con Antonio Giordano.
A Cagliari, Zielinski ci sarà, non è fuori dalla lista del campionato e non dovrebbe (non dovrebbe!) essere fuori neanche da questo ultimo miglio da attraversare assieme, per provare ancora qualcosa.
Zielinski è un fattore, o può continuare ad esserlo in questo lunghissimo viaggio d’addio. A Cagliari, una doppietta per lui nell’14 del gennaio del 2021, sa di dover restare nel limbo: però a Lobotka e ad Anguissa è mancato, l’altra sera, un partner con il quale dialogare tecnicamente a modo loro, tocchi corti o lunghi, sempre puliti e orientati. Il Napoli deve sperimentare (cit. De Laurentiis) e quindi vuol capire dove possa arrivare Traore, che deve arrivare pronto per (il) Barcellona: ma Zielinski è pronto, destro e sinistro, avanti march.
Zola: «Zielinski fuori dalla lista Uefa è un clamoroso autogol»
Gianfranco Zola, ospite di Amazon Prime Video nel pre-partita di Napoli-Barcellona, parla così della sfida di Champions League del Maradona e dell’assenza di Zielinski.
Cosa aspettarsi da Calzona? «Lavorerà tanto in campo per ridare l’impronta del Napoli dell’anno scorso. Per questa partita avrà potuto fare poco, ma i giocatori sanno quello che devono fare. Può far tornare nei giocatori l’atteggiamento che avevano lo scorso anno».
Osimhen? «Lo scorso anno trasmetteva energia a tutti, rincorreva tutti e andava e mettere pressione agli avversari. Era molto trainante, è quello che dovrebbe fare oggi perché la gara lo necessita».
La difesa del Barcellona? «51 gol subiti sono tanti, ma è una squadra che fa qualche errore anche in fase di costruzione. Il Napoli qua può trovare grande vantaggi, ma dovranno essere bravi gli azzurri a sfruttare eventuali errori del Barcellona».
«Zielinski fuori dalla lista Uefa per me è un clamoroso autogol, il Napoli ha bisogno della sua qualità-In Inghilterra non sarebbe successo mai, un giocatore resta un patrimonio della società fino all’ultimo giorno di contratto».