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De Laurentiis ripete per tre volte che c’è la pasta e fagioli per i giornalisti, come un pranzo per i poveri

Zambardino sul Corrmezz: ai pochi che gli chiedono della sua gestione spericolata post-scudetto risponde: il padrone sono io, faccio quello che mi pare

De Laurentiis ripete per tre volte che c’è la pasta e fagioli per i giornalisti, come un pranzo per i poveri

De Laurentiis ripete per tre volte che c’è la pasta e fagioli per i giornalisti, come un pranzo per i poveri. A scriverlo è Vittorio Zambardino sul Corriere del Mezzogiorno.

Così è se vi pare, ci ha detto Aurelio De Laurentiis. Lo ha affermato ieri a Castel Volturno con un contorno di giornalisti e di pasta e fagioli – ha ripetuto per tre volte, come fosse stata la concessione di un signore contadino di una volta, di quelli che imbandivano la tavola per i poveri: «C’è la pasta e fagioli».

De Laurentiis: «Se il sindaco non mi dà lo stadio, lo farò ad Afragola»

«Da quando ho il covid non sto più a Los Angeles, mi manca tantissimo.

«Tra 3-4 mesi devo finire il progetto del centro sportivo nuovo, dovrò trovare e comprare i trenta ettari. Gliel’ho detto a Manfredi: o ci mettiamo d’accordo nei 120 giorni o vado a fare lo stadio da un’altra parte. Lo costruirò ad Afragola. Afragola ha l’implementazione della ferrovia verso Bari, e la metro arriverà ad afragola.

«La politica conta. Pensate se dovesse nascere un partito del calcio».

«Faccio tutto io? Mio padre mi ha insegnato a curare e conoscere l’impresa»

«Il De Laurentiis che gestirà il futuro sarà il De Laurentiis che ha gestito il Napoli per questi 19 anni. Ho avuto l’aiuto di Pierpaolo Marino, di Bigon. I giocatori più importanti li ho voluti io, li ho trattati io. Lo stesso Spalletti l’ho portato io. Penso di portare avanti il Napoli come ho fatto sempre. Se non ci fossi io, lo stadio del Napoli non si farebbe. Se non ci fossi io, il centro sportivo modello Manchester City non si farebbe».

«Voi dite De Laurentiis è un tuttologo, che il presidente è troppo presente. Faccio l’imprenditore, non il prenditore. L’imprenditore si interessa della propria impresa. Mio padre mi ha insegnato a conoscere tutti i costi di un film, ho svolto ogni ruolo nell’industria cinematografica. Interessandomi di tutti gli aspetti, anche del manifesto che avrebbe dovuto promuovere il film. E quando è uscito Vacanze di Natale dopo 40 e abbiamo battuto due film americani importantissimi. Per venti giorni ho lavorato per lanciare questa idea. Fa parte della mia cultura d’impresa. Lui interviene troppo? Io voglio capire se ci sono problemi per intervenire e trovare le soluzioni più corrette. Sin dall’inizio ho messo i famosi 37 milioni tutti emessi in assegni circolari.

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