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Calzona ha già cominciato a cambiare il Napoli (Di Marzio)

Sono i cambi che hanno fatto svoltare il Napoli che era in difficoltà contro il Barcellona

Calzona ha già cominciato a cambiare il Napoli (Di Marzio)
Ci Napoli 21/02/2024 - Champions League / Napoli-Barcellona / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Francesco Calzona

Buono l’esordio in panchina per Calzona. Un pareggio contro il Barcellona ottenuto preparando la partita in appena 48 ore. Niente male considerando il poco tempo e il Napoli disastroso che gli è stato consegnato. Adesso la qualificazione è ancora aperta e si giocherà a casa degli spagnoli.

Il giornalista Gianluca Di Marzio propone un’analisi del nuovo Napoli che si è visto ieri sera.

Il Napoli di Calzona reagisce con concentrazione alla frenesia del Barcellona

Di fronte all’avvio frenetico dei blaugrana, “il Napoli si è dimostrato attento e concentrato. Le due firme d’autore di Lewandowski e Osimhen: nel mezzo tanta (tantissima!) tattica.

Quando al 3′ Gundogan si inserisce nello spazio tra difensore centrale e terzino il copione dei primi minuti diventa chiaro a tutti. È così che Xavi ha cercato di prepararla per creare grattacapi al Napoli. La posizione di Pedri – che in formazione parte alto a sinistra – e quella dell’ex Manchester City sono spine nel fianco per la retroguardia difensiva azzurra. La comunicazione tra difesa e centrocampo accende la spia rossa ed il talento degli spagnoli inizia a venire fuori. Le occasioni sono tante, ma un Meret in forma smagliante e la poca precisione del Barça salvano il Napoli”.

La svolta arriva quando Calzona studia la tattica avversaria e decide: “uscita forte dei centrali su Pedri e Gundogan. È in questo momento che il Barcellona viene «preso per la gola» dal Napoli. Rrahmani e Juan Jesus guidano la risalita degli azzurri, che prima resistono alle avanzate dei catalani, poi guadagnano spazio e metri. Anguissa si sposta sul lato sinistro, quello di Kvaratskhelia, per offrire maggiore supporto fisico al georgiano. La forza di Koundé, accompagnata da Christensen in copertura, bloccano le idee del talento georgiano. Non a caso, le azioni offensive degli azzurri si sviluppano maggiormente sul lato sinistro: dove anche Cajuste riesce a determinare su De Jong, su cui pesa un ammonizione al 16′ per fallo su Di Lorenzo”.

La pareggia con i cambi coraggiosi

Dopo il gol di Lewandoski, “la partita subisce una svolta – positiva – quando il tabellone del quarto uomo vede il numero 77. Quando manca poco più di 20′, Calzona decide di far accomodare in panchina Kvaratskhelia per Lindstrom. Dentro anche Traorè per Cajuste. Il georgiano appare non contento, ma è proprio in quei minuti che il Napoli torna alla carica: ha un’altra faccia. La fisicità del trio difensivo spagnolo non è più un problema: devono prendere le misure sul danese, e ciò non avviene mai. Stesso discorso per l’ex Sassuolo che riesce ad offrire un collegamento intrigante tra centrocampo ed attacco”.

Il talento da fuoriclasse di Osimhen dà una mano

“Così al 75′ arriva il pari di Osimhen. Il segno del fuoriclasse. Tenuto a bada dalla coppia Araujo-Martinez, il centravanti nigeriano prende il tempo sullo spagnolo, lo anticipa e deposita il pallone alle spalle di Ter Stegen. È al 60% delle sue forze. Non offre opzioni nel lungo alla squadra perché è in cerca della forma migliore. Ma mai mostrare il sangue agli squali: primo pallone giocabile e gol pesante che spinge il Napoli a salire su quell’aereo direzione Barcellona con sogni e speranza”. 

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