A Radio anch’io. A Udine in poche ore gli autori sono stati individuati e allontanati, non potranno più entrare allo stadio

Abodi e il razzismo: «è il tempo degli interventi perentori, come a Udine».
Il ministro per lo Sport è intervenuto a Radio Anch’io.
Le parole di Abodi
«Sul razzismo, bisogna cercare di precedere la cronaca senza subirla. È il tempo degli interventi perentori, come a Udine. In poche ore sono state individuate e allontanate dallo stadio le persone responsabili. Vorrei sottolineare la correttezza e la tempestività dell’Udinese, una delle società maggiormente impegnate dal punto di vista della responsabilità sociale. È stato tolto il gradimento a queste persone che allo stadio non potranno più entrare. Questo in parte mitigherà l’amarezza ma non limiterà il rischio che si ripetano ancora fatti del genere. Bisogna essere tempestivi ed efficaci. Le norme ci sono. Vedremo cosa fare ulteriormente, ci sono delle proposte che stiamo rivedendo con Piantedosi. Sono cose che succedono in tutta Europa».
L’Udinese premiata per il razzismo: a porte chiuse solo la curva
Accolto parzialmente il ricorso dell’Udinese. E dopo la vergogna degli insulti razzisti a Maignan, il turno a porte chiuse è stato commutato in due partite con solo la Curva Nord a porte chiuse. Giustamente il razzismo va premiato.
Il vittimismo di Pozzo presidente dell’Udinese
Erano pagine anonime. Avevamo pensato che le avesse acquistate il Friuli Venezia Giulia. Invece c’era la mano di Gianpaolo Pozzo dietro le pagine pubblicitarie che campeggiavano ieri su alcuni quotidiani nazionali e locali e in cui si dava genericamente voce al popolo friulano ribadendo che “il razzismo non ci appartiene”. Lo ha confessato infine proprio il patron dell’Udinese, al quotidiano Messaggero Veneto. Eppure il club aveva smentito l’iniziativa.
E quindi ci risiamo: ai razzisti italiani non puoi dire che sono razzisti. Si offendono.