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Mazzarri: «ho lavorato sugli errori commessi, concedere meno occasioni»

A Dazn: «Ho guardato tutte le partite l’anno corso, non solo quelle con la Juve, ogni anno è una storia diversa, ci sono interpretazioni diverse»

Mazzarri: «ho lavorato sugli errori commessi, concedere meno occasioni»
Mg Bergamo 25/11/2023 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Walter Mazzarri

Walter Mazzarri a Dazn prima di Juventus-Napoli

Ha lavorato sull’aspetto mentale?

«Più che altro ho lavorato sugli errori commessi, per non farli più, concedere meno occasioni e continuare a fare il nostro calcio».

Mazzarri: «È chiaro, ho scelto la formazione con gli undici che considero i più adatti a cominciare dal primo minuto. Poi vediamo a partita in corso. Abbiamo quattro cambi per farli più presto e poi l’ultimo per non rimanere in dieci.

«Ho guardato tutte le partite del Napoli l’anno corso, non solo le sfide con la Juventus, ma ogni anno è una storia diversa, ci sono interpretazioni diverse».

Raspadori sempre a Dazn:

«La continuità passa dal lavoro di tutti i giorni, i risultati passano dal lavoro quotidiano».

«Si vince con una prestazione di spirito di gruppo, tanta intensità, gli aspetti tattici poi fanno la differenza».

Come si vince a Torino?

«Se saremo un pugno unito, come dice il mister, avremo il modo di fare il nostro dovere».

IL RUOLO DI GIUNTOLI NEL SORPASSO DELLA JUVE SUL NAPOLI

Il Giornale analizza la partita di questa sera tra Juve e Napoli e soprattutto la situazione delle due squadre che appare molto differente da quella della passata stagione e prova a fare il parallelo col passaggio di Giuntoli ai bianconeri

“Parafrasando Massimiliano Allegri: «Non si è mai visto un dirigente fare gol». Però nel primo incrocio tra Juventus e Napoli dopo l’estate in cui Cristiano Giuntoli ha traslocato dal Vesuvio alla Mole, l’assunto potrebbe avere un fondo di verità. Il Napoli scudetto ha già iniziato a scucirsi il tricolore dopo un terzo di campionato; la Juventus dopo stagioni di processi e condanne dentro e fuori dal campo, è lì a giocarsi la testa della classifica come non le capitava dall’ultimo Cristiano Ronaldo.

Bisogna anche ricordare che l’anno scorso i bianconeri tra penalizzazioni inflitte, tolte e poi definitive hanno viaggiato comunque al ritmo Champions. Lungi dal voler trovare un nesso tra Giuntoli e il ribaltamento dei ruoli dopo appena sei mesi, ma sicuramente la figura di un dirigente che mancava da una parte e non c’era dall’altra e ora viceversa ha colmato un vuoto e lasciato una voragine, non può essere una coincidenza”. 

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