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Il Bologna terribile di Thiago Motta domina la Roma e conserva il quarto posto

Surclassato Mourinho: finisce 2-0. Attacco alla profondità, pressing asfissiante, corrono tutti. Il Napoli resta a un punto, al pari della Fiorentina

Il Bologna terribile di Thiago Motta domina la Roma e conserva il quarto posto
Db Bologna 17/12/2023 - campionato di calcio serie A / Bologna-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gianluca Mancini-Lewis Ferguson

Il Bologna di Thiago Motta batte anche la Roma e conserva il quarto posto. Conserva un punto di vantaggio su Napoli e Fiorentina. E si porta a più tre sui giallorossi. Napoli e Fiorentina sono quinti ma i viola hanno vinto al Maradona e quindi in vantaggio negli scontri diretti.

La formazione rossoblù ha vinto con pieno merito. Due a zero il risultato finale ma la squadra di Motta ha messo sotto i romanisti privi di Lukaku e Dybala. Molto più mobili i bolognesi che non hanno mai dato punti di riferimento agli avversari. Asfissiante il pressing a centrocampo. Il Bologna gioca un calcio moderno in cui tutti coprono ampie zone del campo. Molto più statici gli uomini di Mourinho che è rimasto in partita fino al vantaggio rossoblù con Moro al 37esimo su un bella azione in velocità. In apertura di ripresa l’autorete di Kristensen. In entrambi i casi i giocatori di casa sono arrivati sul fondo e hanno creato scompiglio nella retroguardia. L’attacco alla profondità è stato continuo e ha messo in ginocchio i giallorossi.

LA CONFERENZA DELLA VIGILIA DI THIAGO MOTTA

Thiago Motta ha parlato in conferenza stampa in vista della partita Bologna-Roma di domani. Tra i vari argomenti toccati, si è parlato molto della crescita della sua squadra e della risonanza che sta iniziando ad avere anche all’estero. Attualmente il Bologna è al quinto posto in classifica, a pari punti con la Roma. Se domani la squadra di Motta dovesse vincere, entrerebbe in zona Champions.

Emilio De Leo parlava della leadership della bellezza, stiamo vedendo questo nel Bologna? Al di là della sconfitta o della vittoria?

«Si sono particolarmente d’accordo, magari per un altro allenatore sarà diverso, ognuno vede il calcio a suo modo. Tantissimo lavoro comunque di questi ragazzi di dare continuità dal primo giorno, dal ritiro.. ogni giorno cerchiamo di fare qualcosa in più nonostante le difficoltà che abbiamo sempre. Per noi però queste difficoltà devono essere uno stimolo in più. Questa bellezza proviamo a trasmetterla ai nostri tifosi»

Mourinho uno degli allenatori più influenti. Materazzi ha detto che lei rispetto a lui non ha ancora allenato una formula uno come Mou.. o il Bologna è la sua formula uno?

«Mourinho è stato e continua ad essere un grandissimo allenatore: io non credo nella fortuna lui ha meritato tutto quello che ha ottenuto fino ad adesso. Ha lavorato tantissimo, se vai a vedere la sua storia da piccolo amava il calcio, nonostante non abbia giocato ad alti livelli, per questo la sua carriera è ancora più importante. Grande rispetto e ammirazione: per sempre gli voglio bene e gli auguro grande fortuna.. lui lo sa ma spero non abbia fortuna contro di noi domenica».

Thiago Motta sulle doti speciali della sua squadra:

«Come affrontiamo le situazioni nel momento di difficoltà, tutte le volte l’affrontiamo nel modo giusto, nel pensare in avanti, partita e allenamento, facendolo al massimo, rispettando il gioco. Tutti vogliono giocare, ma sono importanti sia chi gioca 90′ e chi gioca 15′. I ragazzi si meritano quello raccolto fino ad oggi».

Ora tutti parlano di Thiago Motta: dei suoi giocatori chi arriverà a fare l’allenatore?

«Ringrazio tantissimo gli elogi, soprattutto con chi ho vissuto cose insieme, fa sempre piacere e io cerco sempre di mantenere equilibrio, anche quando le cose vanno meno bene.. insisto e non mi fermo. Abbiamo ragazzi giovani ed intelligenti che sono continui e lavorano giorno dopo giorno bene. Io penso a Freuler, a Aebischer, ragazzi che solo se vogliono, perchè ognuno insegue il suo sogno, potranno allenare. A centrocampo puoi avere più facilità magari, perché si partecipa a tutte le fasi di gioco: pensare da attaccante e da difensore, il centrocampista è molto più coinvolto, per questo può avere un vantaggio magari poi in una carriera da allenatore».

Sarà anche la partita di Sinisa ad un anno dalla scomparsa. Cosa rivede di Miha in questo gruppo?

«Nel momento della difficoltà non si è mai arreso, è un grande uomo di sport e nella vita. Lo ha trasmesso a me ma anche ai ragazzi e a tante persone in tutto il club. Ovviamente un pensiero alla famiglia. La cosa importante è che nella difficoltà ci ha mostrato di non arrendersi mai, questo rimarrà non solo per me ma anche tante persone, per la gente e per i nostri tifosi che hanno avuto la fortuna e il privilegio di condividere momenti belli con lui. È una spinta in più e uno stimolo in più per questo gruppo anche per domenica: che possa essere con noi e dare una mano a questo gruppo per continuare a crescere».

 

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