ilNapolista

De Laurentiis: «I napoletani sono perdenti perché non sono mai contenti»

Il video su Repubblica: “Vengo da una famiglia con sette zii napoletani, tra cui quattro zie, degli scassaca…”

De Laurentiis: «I napoletani sono perdenti perché non sono mai contenti»
Napoli 16/03/2023 - riunione comitato di ordine e sicurezza pubblica / foto Image nella foto: Aurelio De Laurentiis

I napoletani sono perdenti perché non sono mai contenti”. Poi Aurelio De Laurentiis, che pure ha chiesto la cittadinanza onoraria al sindaco Manfredi (delle due l’una: o si sente un perdente, o vuol ribaltare il nostro destino una volta per tutte), spiega. Il video è stato raccolto da Repubblica Napoli.

“Vengo da una famiglia con sette zii napoletani, tra cui quattro zie, di una fortunatamente ancora in vita che sta a Milano: delle scassacazzi a cavallo…“.

Poco prima, sulla cittadinanza concessa a Spalletti De Laurentiis aveva detto:

Abbiamo sempre detto che non si può, se non con gli imbrogli, vincere ogni anno, perché per vincere uno scudetto ci vogliono delle condizioni che non sono sempre le stesse. Anche i giocatori, seppure non siano cambiati, non rispondono sempre nella stessa maniera”.

“E’ stata una esperienza unica, speriamo ripetibile, io vi prometto che sarà ripetibile. Abbiamo sempre detto che non si può, se non con gli imbrogli, vincere ogni anno perché per vincere lo scudetto ci vogliono delle condizioni che non sono sempre le stesse e anche gli stessi calciatori non rispondono sempre alla stessa maniera. C’è un problema di rafforzamento anche delle altre squadre, non crediate che uno il campionato lo giochi da solo, avete visto come si sono rafforzati anche in Europa. Abbiamo avuto la fortuna di trovare squadre in Europa, come il Liverpool che è arrivato quinto, abbiamo avuto dalla nostra parte un grande allenatore come Spalletti e un pizzico di fortuna che nella vita ci vuole sempre, altrimenti le combinazioni non riescono sempre in maniera così straordinaria come Spalletti ha saputo infondere. Luciano di diverso dagli altri ha che è un esemplare motivatore. Quello che ho imparato in 19 anni è che l’attenzionalità di un giocatore è molto corta. Spalletti è un grande comunicatore, quando dopo la partita veniva intervistato metteva alla berlina sapientemente i vari interlocutori che sono sempre lì a fare le stesse domande, come se le partite fossero sempre le stesse, lui è stato esemplare nel creare quel disagio spettacolare, sempre molto educatamente, io mi divertivo a guardare. Gli auguro con la Nazionale di avere un limpido cammino e di riportarla sugli allori dopo le quattro volte che lo siamo già stati. Ora però, Luciano, ti sei fregato! Perché accettando questa cittadinanza ed essendosi legato a Napoli e al Napoli, ogni volta che avremo bisogno di una consulenza, non potrà sottrarsi. Lui l’ha dedicata anche ai tifosi, quindi ormai non potrà più tradirci!”.

ilnapolista © riproduzione riservata