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Di Lorenzo: «Mario mi ha sempre nascosto la trattativa con il Napoli»

Il capitano ha parlato del suo procuratore, Mario Giuffredi, e di quando gli nascose la trattativa per portarlo al Napoli

Di Lorenzo: «Mario mi ha sempre nascosto la trattativa con il Napoli»
Ci Napoli 15/04/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Hellas Verona / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Giovanni Di Lorenzo

Giovanni Di Lorenzo, capitano del Napoli, ha parlato della trattativa che l’ha portato in azzurro nel corso della presentazion del libro “La strada di un sogno” del suo agente Mario Giuffredi:

«Mario mi ha sempre nascosto la trattativa con il Napoli, dopo una partita con l’Empoli mi disse che era vicino a chiudere un affare con una squadra importante. Per me è stata tutta una sorpresa, forse è stato bello così perché non mi aspettavo la chiamata di una squadra come il Napoli. Vincere uno scudetto dopo tantissimi anni è qualcosa che mi rende orgoglioso e sono fiero di averlo reso orgoglioso»

Intervenuto durante la presentazione del suo libro, Mario Giuffredi ha svelato un retroscena su Giovanni Di Lorenzo:

«C’era Empoli-Torino, durante la partita sentivo Giuntoli al telefono a cui avevo proposto Di Lorenzo e Veretout: mi diceva sempre che voleva il secondo, poi durante il match gli dissi che Di Lorenzo sarebbe andato in un club inglese, sentivo che il Napoli voleva Trippier. In mezz’ora chiudemmo la trattativa, a fine partita andai negli spogliatoi per parlare col presidente Corsi per fargli accettare determinate condizioni. Fummo veloci, il giorno dopo o due scendemmo a Napoli. Mi chiamò De Laurentiis, mi chiedeva notizie su Giovanni e facemmo un’altra chiacchierata prima di questa bellissima favola»

Presente anche il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis che ha detto

«Mario fa un lavoro complicatissimo e come tutti quelli che fanno un lavoro complicatissimo, è un irrazionale e con un irrazionale si discute irrazionalmente, c’è un confronto pesante. Nel 1955 Federico Fellini vinse l’Oscar con La Strada. Ogni persona che ha un sogno, non può che essere da strada. Noi di strada siamo quasi delle mignotte che battono il marciapiede. Battendo il marciapiede, riusciamo a percepire particolarità che nel quotidiano costituiscono il sogno. Ci sogna amerebbe vedere non rubare una partita come ieri sera dove mancava un rigore».

Poi, rivolto a Di Lorenzo: «Ma no, avete giocato molto bene, come poche volte ho visto, ma gli altri erano tosti perché avevano e hanno il loro sogno di libertà».

Su Verratti

«Avevamo messo gli occhi su Verratti, volevamo riunire lui, Immobile e Insigne, giustamente il procuratore di Verratti disse: “vado a Parigi». Qua si registra un cambio di linea di De Laurentiis che invece per anni ha sempre attribuito a Mazzarri la responsabilità del mancato arrivo di Verratti.

De Laurentiis parla degli agenti.

«Sono i calciatori che dovrebbero pagare gli agenti. Vale anche per il mondo dello spettacolo. Il calcio vuol pensarsi come industria ma poi la realtà è ben diversa». Chi occupa poltrone che non mollerebbe mai, non vuole cambiare nulla. Perchè meno si cambia, meno si rischia. 

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