Di Canio su Vlahovic: «non è calcisticamente intelligente»

A Tuttosport: «Il grande talento puro è forte nelle difficoltà. Allegri sta facendo ottime cose ma ha fatto le barricate contro la Fiorentina»

vlahovic Chelsea Di Canio Vlahovic

Db Torino 12/03/2023 - campionato di calcio serie A / Juventus-Sampdoria / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Dusan Vlahovic

Di Canio su Vlahovic: «Vlahovic non è calcisticamente intelligente, impari a fare le cose semplici»

Paolo Di Canio, ex calciatore della Juventus, ha rilasciato una lunga intervista a “TuttoSport”, in vista dell’attesa sfida tra Juve e Inter.

«Allegri sta formando nella testa dei propri giocatori un convincimento, gli sta facendo vedere che possono competere per lo scudetto nonostante abbiano qualità e fantasia inferiori rispetto ad altre rivali. Se dovessero vincere, superando l’Inter in classifica, fortificherebbero ulteriormente la convinzione di poter arrivare fino in fondo».

Su Allegri e il suo gioco:

«Partiamo da un presupposto: Max lo stimo, lo ammiro molto. Io ho spiegato che in Premier le squadre dalla prima all’ultima in classifica propongono un gioco e se andiamo a vedere le prime tre dei sei-sette campionati più importanti in Europa, troveremo tutte formazioni che giocano un certo tipo di calcio. La Juventus in questo senso è un’anomalia, molto italiana, ovvero una squadra di vertice che lascia quasi sempre il pallino del gioco agli avversari. È un modo legittimo, a me per esempio piace il calcio fatto di sofferenza, non sono per forza un fautore dei giochisti o di Guardiola. Per me Allegri, in rapporto a quello che ha a disposizione, sta facendo ottime cose, però contro la Fiorentina, la Juve sembrava una squadra in lotta per salvarsi che all’ultima giornata gioca per strappare almeno un punto: ha fatto le barricate contro una squadra che fatica a fare gol… Allegri sta ottimizzando il materiale che ha, penso solo che sia difficile arrivare a maggio solo attraverso questa via: potrebbe fare qualcosa di più, penso al gol segnato da Miretti proprio a Firenze giunto al termine di un’azione ben costruita».

Sempre sul lavoro di Allegri
:
«Se ci soffermiamo ad analizzare la rosa della Juve, non è che ci siano poi tanti elementi di qualità e fantasia. Così Max è tornato a lavorare su equilibri tattici che aveva già sviluppato in passato: squadra compatta a 30 metri dalla porta, tutti pronti a interrompere il gioco avversario e ripartire, con forza e verticalità. Allegri ha più mediani che ali, più centrocampisti di raccordo che di costruzione e sa di avere difensori fortissimi di testa, granitici nella difesa del limite dell’area, meno in campo aperto, come Bremer. Quindi si è adeguato e sta ottenendo il massimo da tutti. E merita un applauso per un altro motivo».

Quale?

«Allegri ha solo due, tre individualità e le sta gestendo molto bene».

Su Vlhaovic, chiedendo se è la Juve che non riesce a valorizzare Vlahovic o Vlahovic non riesce a integrarsi in questa Juve:
«Qualche mese fa, avrei risposto 50 e 50, oggi dico 75% colpa di Vlahovic. Se tu sei forte, per quanto tu possa essere frustrato per le poche occasioni da gol, ti devi applicare, ti devi impegnare nella gestione dei pochi palloni che ti arrivano. A Firenze era “on fire”, ci credeva sempre perché molto coinvolto, giocava con gioia. Con la Juve è ovvio che sia tutto diverso, anche come pressioni, però ho scoperto delle fragilità in lui, nelle scelte, nel non essere intelligente calcisticamente nel momento in cui trova
delle difficoltà. Sono crudo, diretto: quando dico che non ha intelligenza calcistica, non dico che non sia bravo e che
non possa giocar nella Juve. Però deve saper fare le cose semplici, perché così non solo mette i compagni nelle condizioni di fare bene, ma anche di poter poi riavere lui la palla nel modo migliore. Il grande talento puro, è forte nelle difficoltà».

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