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Allegri: «Ho un contratto fino al 2025. Nella Juventus passano gli uomini ma il dna resta»

In conferenza: «Vado molto d’accordo con la dirigenza. Non dare continuità al pareggio con l’Inter sarebbe un errore di poca maturità»

Allegri: «Ho un contratto fino al 2025. Nella Juventus passano gli uomini ma il dna resta»
Juventus' Italian coach Massimiliano Allegri looks on during the Italian Serie A football match between Juventus and Lazio at the ìAllianz Stadiumî in Turin, on September 16, 2023. (Photo by MARCO BERTORELLO / AFP)

Dopo la Champions, ritorna già il campionato. Domani sera si gioca Monza-Juventus. In conferenza stampa Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, presenta la sfida valida per la quattordicesima giornata del campionato di Serie A. Le parole di Allegri riportate da Tmw:

Che partita servirà domani con un Monza imbattuto in casa?
«Il Monza è anche l’unica squadra che l’anno scorso ci ha portato via 6 punti e a cui non abbiamo mai fatto un gol. Dobbiamo dare seguito al pareggio con l’Inter».

Allegri su Danielo e Locatelli:
«Danilo e Alex Sandro saranno a disposizione, Locatelli oggi valuteremo, è un problema di dolore, l’altro giorno ci ha dato una mano e oggi vediamo».

Ancora su Locatelli. In caso di forfait?
«Devo vedere oggi dall’allenamento, Nicolussi Caviglia ha fatto una buona partita ma era tanto tempo che non giocava. Altrimenti troveremo una soluzione».

Domani una partita importante:
«Sottovalutarla sarebbe commettere un errore inspiegabile, di poca maturità. Come abbiamo sempre detto e fatto, sappiamo i nostri limiti. Il gruppo è coeso, abbiamo una buona classifica ma non abbiamo fatto ancora nulla. Come lasci un attimo giochi una gara sotto l’aspetto dell’approccio e dell’intensità, rischi di perdere. Abbiamo 6 partite che ci dividono alla fine del girone d’andata. Monza, Genova, Salernitane Frosinone. E due scontri diretti in casa. Tutto da giocare. Un passo alla volta. Domani affrontiamo una squadra molto buona, ben guidata, ha buoni giocatori, ha messo in difficoltà tante squadre. I numeri non dicono. Come spesso capita nel calcio, differenza nella fase difensiva. Il Monza in 3 partite non ha preso gol. Anche a livello difensivo sono tutti insieme, difendono in maniera unita».

Rabiot ha detto che nello spogliatoio si pensa allo scudetto:
«Io nello spogliatoio della squadra non entro mai perché è sacro. Tutti dobbiamo avere l’ambizione di desiderare qualcosa di importante ma ora la cosa più importante è la partita di Monza. Per la società è stato pesante stare fuori dalla Champions League quest’anno, quindi dobbiamo pensare a quello».

La Juventus di domani:
«La Juventus delle prime 13 giornate. Noi non possiamo permetterci di sottovalutare nessuna squadra, dobbiamo fare prestazioni di squadra indipendentemente da come è andata la partita di domenica».

Allegri su Chiesa e Vlahovic:
«Hanno fatto una buona prestazione ma gli altri stanno bene. Ci sono stati momenti in cui hanno giocato Kean e Milik, noi quest’anno abbiamo l’obiettivo di tornare in Champions. L’ho detto anche ai ragazzi, ci saranno dei momenti in cui qualcuno giocherà di meno. Ogni tanto mi viene in mente Perin che è un portiere di livello molto alto ma gioca di meno».

Sul suo futuro:
«Si parla sempre del mio futuro in questo periodo. Ho un contratto con la Juventus fino al 2025, stiamo lavorando assieme per il futuro del club. Vado molto d’accordo con i nuovi dirigenti, con l’amministratore Scanavino, la proprietà con cui ho rapporto da 10 anni, Giuntoli, Manna… C’è una buona armonia per far sì che la Juventus abbia un futuro importante, non nell’immediato ma nei prossimi anni. Nella Juventus passano gli uomini ma il dna resta, bisogna stare zitti e lavorare avendo il profilo basso. Vado molto d’accordo con questa dirigenza».

Mancano i gol degli attaccanti?
«Ne ha fatti 5 Vlahovic, 4 Chiesa, mancano quelli di Kean. Importante è vincere le partite indipendentemente da chi segna, stiamo lavorando e cerchiamo di migliorare».

Riuscireste a fare corsa di testa da primi della classe?
«Non è guardare l’Inter, ma la quinta. Ci dobbiamo far rincorrere e scappare, non possiamo farlo in una partita. Ecco perché dare continuità… Il campionato è una crociera, non una gara di velocità. Tenere mentalmente. Essere a – 2 dall’Inter è motivo d’orgoglio, voglia di desiderare. Ma guardiamo dietro, nel calcio le cose cambiano velocemente. Il migliorare, non mantenere, è una cosa molto importante e va fatto tutti i giorni».

Soddisfatto di chiudere il 2023 al secondo posto?
«Parlare di quello che succederà il 30 dicembre non ha senso. Pensiamo al Monza del mio amico Galliani che si conferma un dirigente di altissimo valore, sono stato molto fortunato a lavorare con lui e avere un ottimo rapporto».

Su Palladino?
«Come al solito Galliani non ha sbagliato l’allenatore. Palladino sta facendo molto bene, sono certo che nella crescita, vicino a Galliani, posso solo che migliorare. Potrà fare un’ottima carriera. Ci sono allenatori giovani e bravi che stanno crescendo, avere un dirigente di grande esperienza come Galliani è un vantaggio per lui».

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