ilNapolista

Torino, Cairo e squadra contestati dai tifosi dopo la sconfitta contro l’Inter (Tuttosport)

Dalla Maratona fischi verso il presidente granata, i tifosi gridano «fuori le palle». Cairo invitato a più riprese a cedere la società

Torino, Cairo e squadra contestati dai tifosi dopo la sconfitta contro l’Inter (Tuttosport)
Db Torino 19/03/2023 - campionato di calcio serie A / Torino-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Urbano Cairo

Quella sensazione che si prova tifando il Torino di Cairo di vivere in un paese comunista, come scritto dal Napolista, è suffragata anche dalla rabbia conseguente del tifo granata.

Il blocco comunista si è sciolto anche per volontà degli stessi popoli, desiderosi di scoprire il mondo, volendo leggere la storia con un piglio romantico. Allo stesso modo il popolo granata non ne può più. E la colpa non è tanto di Juric che prepara la minestra con quello che c’è in frigo. È di chi fa la spesa.

Tuttosport la pensa più o meno allo stesso modo:

E ora la tifoseria comincia a ribollire per davvero: contesta ripetutamente Cairo dopo il doppio svantaggio, «fuori le palle» e fischi della Maratona alla fine alla squadra. Il Torino ormai non sa andare oltre a un compitino. Tira poco, pochissimo, non riesce più a conquistare il predominio del gioco col risultato in equilibrio“.

E ancora:

La Maratona ha fatto sentire la propria voce: ha chiamato i giocatori sotto la curva e ha palesato il proprio disappunto per quanto visto in campo. Non si è salvato dalla contestazione della curva neppure Urbano Cairo, invitato a più riprese dalla Maratona a cedere la società. La delusione dei tifosi granata per la prestazione, oltre che per il risultato, è stata resa evidente anche dal fatto che diversi tifosi hanno abbandonato il proprio posto sugli spalti dell’Olimpico Grande Torino prima anche che la gara terminasse”

Ieri il direttore del Napolista scriveva:

Tifare il Torino di Cairo è un po’ come vivere nei paesi comunisti: non c’è futuro. Quella sensazione tremenda che domani sarà uguale a oggi come a ieri. E a dopodomani.  E ovviamente nella tua fantasia il derby lo vinci, l’Inter la batti. Adesso lo sai già che perdi. Non giochi nemmeno più con la fantasia. Manco una finale di Coppa Italia. Niente. E ti tocca pure sorbirti il compagno che ti dice: sì ma non andiamo mai in Serie B.

Non puoi nemmeno fuggire: dove vai? A tifare per quelli bianchi e neri? Si ritrovano il pomeriggio e ricordano Valentino Mazzola, Gabetto, e poi gli anni Settanta, Pulici Graziani, e ancora: la sedia di Mondonico. Scene che, come i pomeriggio di maggio di Nanni Moretti, non torneranno più. E ogni tanto tocca pure leggere su La Pravda interviste che incensano il presidente e i magnifici risultati raggiunti dal Lokomotiv Torino”.

ilnapolista © riproduzione riservata