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Scommesse, Grassani: «i club potrebbero cavarsela con una modesta ammenda»

Al Corsport: o, addirittura, con il proscioglimento, se riusciranno a scindere i comportamenti dei tesserati dalla catena di controllo

Scommesse, Grassani: «i club potrebbero cavarsela con una modesta ammenda»

Scommesse nel calcio, per il Corriere dello Sport scrive l’avvocato Mattia Grassani (qui invece parla della famosa penale di Spalletti nel contratto col Napoli)

Prematuro, invece, formulare analoghe conclusioni per gli altri atleti finiti nel mirino della Magistratura penale e, verosimilmente, di quella sportiva. Troppe le caselle ancora mancanti nel puzzle che riguarda Zaniolo e Tonali. Solo nei prossimi giorni il quadro sarà più chiaro.

I club di appartenenza, invece, potrebbero cavarsela con una modesta ammenda o, addirittura, con il proscioglimento, se riusciranno a scindere i comportamenti dei tesserati dalla catena di controllo prevista da Codice Etico e applicazione della L. 231/01, dimostrando di avere adottato ogni misura per prevenire tali fenomeni deviati.

Di certo, quanto sta accadendo rappresenta un enorme danno di immagine per le società di appartenenza, per la Nazionale (la Polizia giudiziaria che irrompe a Coverciano costituisce un fatto gravissimo), per la Federazione, per gli sponsor, ma, soprattutto, per i tifosi, per gli appassionati, per quelli che acquistano quotidiani, abbonamenti, biglietti, giocano al Fantacalcio.

L’INTERVISTA A FABRIZIO CORONA

Fabrizio Corona intervistato dal Corriere della Sera a firma Andrea Pasqualetto che è andato a casa sua.

«Domenico, ti prego, abbiamo cinque milioni di persone, attaccami quel sito», si scalda parlando con uno dei suoi uomini collegati dalla sede di Dillingernews, l’ultima creatura, dove lavorano in dodici fra giornalisti, dirigenti e segretarie.

Siamo in questo loft milanese che è la sua casa.

Quante squadre di calcio sono coinvolte?

«Cinque sei».

I nomi?

«Non posso farli altrimenti vengo indagato».

La polizia l’ha sentito giovedì come persona informata sui fatti e dopo qualche ora gli agenti si sono presentati a Coverciano a consegnare l’avviso di garanzia a Tonali e Zaniolo. «Non sarebbero mai andati lì se Dillinger non avesse fatto i nomi. Loro li sapevano ma avrebbero aspettato la partita dell’Italia. Stiamo facendo praticamente due inchieste parallele. Questa è la prima volta che lavoro con la Procura diciamo non da infame, ho fatto sette anni di galera…».

Nessuna talpa, fra gli investigatori, assicura: «Solo lavoro giornalistico». Annuncia fuochi d’artificio per la settimana prossima. «Dirò tutto al programma di Nunzia De Girolamo, subito dopo la partita. Faremo altri nomi e sveleremo la nostra fonte delle notizie… è lo zio di un ex calciatore dell’Inter di Mourinho, amico intimo di Mario Balotelli. Mario è un mio amico, è venuto tante volte qui da me, era scioccato dalle prove che gli ho dato… lo zio racconta che suo nipote si era trasferito a Roma e poi ha aperto una bisca». Tutto verificato? «Tutto verificato… martedì manderemo l’intervista e faremo altri nomi… un po’ per volta».

Cosa ci guadagna Corona in tutto questo?

«Christiaaan! Digli quanto vale ora il sito». «Un milione di euro», risponde l’altro. «In una settimana siamo diventati punto di riferimento per tutta l’informazione. Oggi in Italia ci sono solo due cose: Hamas e questa… e questa l’ha fatta la banda Dillinger… siamo dei fuorilegge dell’informazione che rischiano la vita».

Oh, ragazzi, abbiamo postato?». «C’è un problema di server». «Basta, postiamo quel nome!».

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