Prima una papera di Sommer di Bajrami, poi l’ottavo gol ai nerazzurri da parte del ragazzo di Calabria uno tra i più forti a non aver giocato in una grande

La sconfitta dell’Inter in casa contro il Sassuolo per 2-1, commentata dal Corriere della Sera.
Contrordine compagni: niente fuga, niente filotto, niente più luna di miele con il campionato. All’Inter resta solo un cerchio alla testa causato da Berardi, uno tra i più forti a non aver mai messo piede, almeno per ora, in una grande piazza. Nel suo piccolo però il Sassuolo dopo la Juve fa fuori anche i nerazzurri, con i quali a San Siro adesso ha un bilancio fatto di 5 vittorie, 4 ko e due pari. Il ragazzo di Calabria, che ormai ha 29 anni, ribalta l’Inter a inizio ripresa, prima con la palla per Bajrami che approfitta di una papera di Sommer sul suo palo per pareggiare il vantaggio di Dumfries; poi, con la specialità della casa, il sinistro a giro dal vertice destro dell’area, piazza il suo capolavoro da artista di strada. Nessuno, tra i giocatori in attività, ha segnato così tanto all’Inter (8 gol), ma ciò non toglie che a mettere la penna in mano a Berardi per la sua pagina di storia, sia la squadra di Inzaghi, stanca e imprecisa, poi anche confusionaria, tanto che va più vicino il Sassuolo al 3-1 che l’Inter al 2-2.
Che abbiano portano poca fortuna le parole di Malagò che proprio pochi giorni fa aveva risposto a SportMediaset alla domanda chi vince lo scudetto: «Oggi il 90% degli italiani dice che è l’Inter, poi vediamo cosa succederà»