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Mourinho: «La finale di Budapest? Ogni volta che me ne parleranno, dirò che non l’abbiamo persa»

In conferenza: «Gioca Svilar, ma non è una critica per Rui Patricio. Lo Sheriff? Abbiamo perso due anni fa 6-1 una partita che si doveva vincere»

Mourinho: «La finale di Budapest? Ogni volta che me ne parleranno, dirò che non l’abbiamo persa»
Mg Budapest (Ungheria) 31/05/2023 - finale Europa League / Siviglia-Roma / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Jose’ Mourinho

Domani inizia anche l’Europa League. La Roma, finalista l’anno scorso a Budapest, vuole conquistare nuovamente la finale che quest’anno si gioca a Dublino. Il primo ostacolo per Mourinho però è lo Sheriff Tiraspol.

La conferenza di Mourinho, allenatore della Roma. Le sue parole riportate de Tmw.

«Io non voglio dire chi gioca domani. Gioca Karsdorp, ecco lui lo dico. Perché senza Smalling il nostro quarto difensore è Celik e ho bisogno di avere un difensore in panchina. Giocheranno Llorente, Mancini e N’Dicka. In attacco non ti dico chi gioca. Se mi fai la domanda su una questione strategica, io filosoficamente preferisco giocare con due attaccanti dove uno dei due è più di creatività».

Con che spirito si ricomincia dopo la finale persa a Budapest?

«E’ una stagione diversa dalla scorsa. E’ una competizione diversa. Io continuerò a dire fino alla fine che la finale di Budapest non l’abbiamo persa. Ogni volta che me ne parleranno dirò che non l’abbiamo persa. Oggi però si riparte da zero. L’obiettivo intanto è qualificarsi per la prossima fase. Lo scorso anno iniziammo con una sconfitta e ci creò complicazioni, dovendo giocare poi il playoff. Se possiamo vincere il girone ovviamente sarebbe importante».

Su Svilar?

«Gioca Svilar, ma non c’è critica per Rui Patricio».

Mourinho sullo Sheriff:

«No. Noi abbiamo rispetto per tutti gli avversari. Abbiamo perso due anni fa 6-1 una partita che si doveva vincere, abbiamo perso l’anno scorso con il Ludogorets e sappiamo che non è mai facile giocare in Europa, soprattutto in trasferta. Giochiamo contro l’avversario, contro il pubblico, contro una motivazione speciale. Il suo allenatore ha detto che l’obiettivo è qualificarsi. Giochiamo anche contro la storia, lo Sheriff ha fatto cose incredibili in Champions pochi anni fa. Non è una partita facile, giochiamo contro una squadra forte. Ho già detto alcuni che giocano, sono giocatori titolari della squadra. Abbiamo preso con noi alcuni giovani, anche Mannini e D’Alessio che non erano mai stati con noi, ma non saranno loro a iniziare la partita. Noi giocheremo sul serio».

Domani il tecnico portoghese non sarà in panchina per squalifica:

«Ovviamente è un problema perché non posso comunicare con la squadra. Ma io mi metterò dove deciderà lo Sheriff, guarderò da lì. Io mi fido della squadra e questo secondo me porterà al successo».

Come raggiungere la Champions. Il parere di Mourinho:

«Onestamente non lo so. Lo scorso anno abbiamo tutti avuto la sensazione che si potesse fare sia in campionato che in Europa. Alla giornata trenta eravamo terzi e in quarti di finale di Europa League. Poi abbiamo avuto infortuni importanti e lì siamo andati in difficoltà ma siamo comunque arrivati in finale. Non so dire ora se è più facile arrivare in Champions dal campionato o dall’Europa. Qui comunque ci sono tante squadre forti e non riesco a scegliere una competizione».

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