Allenare una squadra vincente e funzionante è sempre complicato, lo è di più quando un allenatore vuole imporsi su di essa
I calciatori del Napoli ricordano quelli del triplete dell’Inter che odiarono Benitez, scrive Claudio Savelli su Libero.
L’impressione è che la città e i tifosi napoletani abbiano studiato e capito il nuovo allenatore meglio di chi lo ha scelto. A questa idea hanno aggiunto un sacrosanto pregiudizio: se Rudi Garcia era uscito dal giro del grande calcio, un motivo ci sarà. I tifosi, però, non sono un problema, cambiano idea facilmente. I calciatori, al contrario, si fissano. Per questo sono preoccupanti le reazioni di Osimhen e Kvara. Si ribellano all’autorità di Garcia perché pensano di avere uno status a lui superiore. Loro hanno vinto lo scudetto, il tecnico no.
Ecco il cortocircuito. Ricordano i tripletisti dell’Inter che passarono da amare Mourinho a odiare Benitez. Allenare una squadra vincente e funzionante è sempre complicato, lo è di più quando un allenatore vuole imporsi su di essa. Ecco perché al Napoli serviva un giovane tecnico in rampa di lancio. Non uno che vuole far crescere i calciatori ma uno che cresce grazie ad essi. Sarebbe stata una gerarchia chiara che avrebbe responsabilizzato questi presunti leader.