Dionisi: «Berardi come Robben, il gol all’Inter è la sua giocata ma nessuno riesce a limitarlo»

Il tecnico del Sassuolo alla Gazzetta: «Non dico che l’allenatore non incide ma conta di più quando la squadra rischia di perdere certezze»

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Ci Napoli 27/08/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Sassuolo / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Alessio Dionisi

Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo che ha battuto Juventus e Inter, è stato intervistato questa mattina dalla Gazzetta dello Sport.

Parla di Berardi, la domanda è: è il più forte calciatore italiano?

«Difficile fare paragoni tra ruoli. Nella mia formazione ideale della Serie A Mimmo c’è sicuramente. Quella del gol di San Siro è la sua giocata, ma, come accadeva a Robben, nessuno riesce a limitarlo perché Berardi è in grado di fare qualunque cosa. Ha talmente tanto calcio dentro che potrei metterlo a centrocampo. La palla di esterno per Laurientè contro la Juve è pazzesca».

E del ruolo dell’allenatore.

Dionisi: «Io da solo posso combinare ben poco. Non dico che l’allenatore non incide, non sarebbe la verità. Ma conta di più quando la squadra rischia di perdere alcune certezze. Vede, io sono un po’ fissato con le marcature preventive. E fuori dal campo è lo stesso: se sento troppi elogi, vado in marcatura preventiva su me stesso e mi concentro sul lavoro per fare in modo che certe prestazioni abbiano continuità. Solo così si cresce davvero. Le vittorie recenti contro Juve e Inter, e in generale quelle contro le grandi squadre, sono un premio all’impegno, ma devono anche essere uno stimolo a non fermarsi».

Proprio Berardi è stato al centro dell’attenzione dopo la sfida contro la Juve per la contestazione del suo fallo ai danni di Bremer. Il numero 10 neroverde nel tentativo di anticipare il difensore brasiliano della Juve, entra con la gamba alta sulla tibia del numero 3 bianconero. Berardi immediatamente chiede scusa ed accetta il giallo dell’arbitro che dopo un check al VAR non cambia idea.

 

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