ilNapolista

Ceferin: «Russia fuori dalla Uefa fino a fine guerra. L’Europa non è campione di diritti umani»

A N1: «Ci siamo separati da Gazprom, dovevamo farlo. Ma la domanda è con chi ancora posso fare affari? Per la gente non dobbiamo prendere soldi da nessuno»

Ceferin: «Russia fuori dalla Uefa fino a fine guerra. L’Europa non è campione di diritti umani»
Torino 21/05/2022 - finale Champions League femminile / Barcellona-Lione / foto Image Sport nella foto: Aleksander Ceferin

In una intervista rilasciato al sito sloveno N1, il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, ha rilasciato delle dichiarazioni tutto sommato condivisibili. Non solo rispetto alla partecipazione di squadre russe nelle competizioni europee.

Ceferin ha sottolineato l’ipocrisia sottostante il calcio che vuole società ricche e con la faccia candida. Senza nessuno scheletro nell’armadio e senza relazioni con partner economici di dubbia levatura etica. Le dichiarazioni del presidente della Uefa:

«La Russia sarà esclusa dalle competizioni calcistiche europee fino alla fine della guerra». Da lì la lecita domanda sugli sponsor della Champions come Gazprom, multinazionale russa controllata dal governo e specializzata nell’estrazione e nella vendita di gas naturale:

«Doveva semplicemente essere fatto (la rescissione degli accordi con la multinazionale russa, ndr) come una sorta di atto simbolico. Appena dopo l’inizio della guerra, negli stadi, dove centinaia di milioni di persone guardano le partite, mostravamo la pubblicità di questa azienda. Mi dispiace che sia così, ma dovevamo farlo. Però è anche un dato di fatto quelli che ancora acquistano gas da questa stessa azienda sono gli stessi che più rimarcano questo aspetto».

E ancora:

«Valutare l’idoneità dello sponsor rispetto ai valori della Uefa già prima della guerra mi sembra puro populismo. L’Europa non è esattamente un campione mondiale nemmeno nel campo dei diritti umani, e lo sappiamo bene. E i populisti che dicono con chi non dovremmo fare affari, lo fanno esclusivamente per autopromozione. Restituiamo il 97% di tutti i soldi che guadagniamo al calcio e farò di tutto per sviluppare ulteriormente questo sport, in tutta Europa».

Chiaro che il presidente della Federcalcio europea cerca di fare il possibile per non essere invischiato in scandali che possano coinvolgere la guerra russo-ucraina. Ma è anche vero il pensiero espresso da Ceferin al sito N1 può essere quanto meno considerato logico e lineare:

«Non elencherò altri sponsor o altre aziende in Europa, ma molte altre aziende vengono criticate in un modo o nell’altro. E poi sorge la domanda: con chi posso ancora fare affari? La gente vorrebbe che investissimo il più possibile nel calcio, ma allo stesso tempo che non prendessimo soldi praticamente da nessuno. Come mi ha detto il presidente di un club inglese: i tifosi vogliono i giocatori più costosi e i biglietti più economici possibili. E’ solo un po’ difficile da conciliare».

ilnapolista © riproduzione riservata