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Con i sauditi il Newcastle è un club più felice ma pieno di contraddizioni e paradossi (Guardian)

Il morale del personale è migliorato, la squadra femminile è diventata professionistica, ma c’è un assordante silenzio sui diritti umani

Con i sauditi il Newcastle è un club più felice ma pieno di contraddizioni e paradossi (Guardian)
Rangers' Senegalese striker Abdallah Sima (L) vies with Newcastle United's Italian midfielder Sandro Tonali (R) during the pre-season friendly football match between Rangers and Newcastle United at the Ibrox Stadium, in Glasgow, on July 18, 2023. (Photo by ANDY BUCHANAN / AFP)

Un curioso articolo scritto da Louise Taylor descrive come è cambiato il Newcastle da quando la proprietà è stata assunta dall’Arabia Saudita. Per la precisione è il fondo Pif, il fondo d’investimento statale, a detenere l’80% delle azioni del Newcastle.

Un pezzo in controtendenza rispetto a numerosi articoli che dipingono l’Arabia Saudita come il mostro di turno che minaccia il felice e spensierato calcio europeo. Ma (c’è sempre un ma) da parte del club inglese ancora nessun accenno ai diritti umani, una precisazione forse dovuta.

Scrive Taylor:

Il morale del personale è migliorato e la squadra femminile è stata resa pienamente professionale. Ma c’è ancora un assordante silenzio sulle questioni relative ai diritti umani. Il personale di Newcastle, nelle diverse aree come sicurezza, ristorazione, amministrazione, scouting e it, ha capito fin da subito percepito che le cose stavano cambiando in meglio dopo anni in cui si sentivano sottovalutati dal precedente proprietario, Mike Ashley. I sauditi inizialmente delegarono il controllo quotidiano di Newcastle ai loro comproprietari di minoranza. Nel febbraio 2022, il Newcastle è diventato un datore di lavoro che concede ai propri dipendenti un salario dignitoso, che si impegna a pagare il personale più del salario minimo“.

Insomma, volendo usare la narrazione odierna, i sauditi sono brutti e cattivi ma pagano bene. Per non parlare poi della fiducia riservata all’allenatore Howe che è riuscito a conquistare la salvezza in Premier nel 2022 e l’Europa l’anno successivo (il Newcastle giocherà in Champions quest’anno).

Quindi, brutti, cattivi, pagano bene ma:

Tutto ciò solleva importanti interrogativi sul coinvolgimento dell’Arabia Saudita a Newcastle. Si tratta di una forma sofisticata di sportwashing, di abile diplomazia internazionale o di una prova delle tendenze modernizzanti, anche se spesso latenti, del principe Mohammed?”

Domani uscirà su Prime Video il documentario sul Newcastle, “We are Newcastle United”. A tal proposito sottolinea il Guardian che “nessun regista residente nel Golfo ha parlato pubblicamente con i media britannici”.

La conclusione di Taylor fotografa perfettamente la condizione del Newcastle oggi:

L’intero progetto è pieno di contraddizioni e paradossi. I proprietari di club di un paese difficilmente sinonimo di femminismo sono responsabili di aver reso la squadra femminile completamente professionista”.

 

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