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Pioli avrà la stagione più complicata della sua carriera senza “l’ombrello” Maldini a proteggerlo (Gazzetta)

La sua partenza sarà controvento: sa che alle prime difficoltà il malcontento dei tifosi gli si rivolterebbe contro e non avrebbe più parafulmini a difenderlo

Pioli avrà la stagione più complicata della sua carriera senza “l’ombrello” Maldini a proteggerlo (Gazzetta)
Mg Milano 18/09/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Stefano Pioli

La Gazzetta dello Sport, con Luigi Garlando, scrive di Stefano Pioli e della sfida complessa che lo attende in vista della nuova stagione del Milan. Pioli avrà più responsabilità e un nuovo Milan da costruire e non avrà più il paracadute Maldini, dopo l’allontanamento del dirigente dal club rossonero. Non sarà semplice, per l’allenatore, anche se potrebbe essere una sfida stimolante.

Pioli è in vacanza a Creta, in una località molto riservata. La Gazzetta scrive che ha incrociato pochissime persone.

“Un‘estate molto metaforica, volendo. Tanto silenzio attorno, spariti Maldini, Massara, Ibrahimovic, Tonali… A Creta, nel labirinto di Cnosso, per cercare di risolvere l’enigma tattico del Milan che verrà”.

“Tra una settimana, Pioli comincerà a plasmare il nuovo Milan. Inizia forse la più complicata stagione della sua carriera, ma anche la più intrigante”.

La partenza sarà controvento, scrive la rosea. Il Milan ha perso due bandiere, Tonali e Maldini e i tifosi milanisti non hanno apprezzato.

“Pioli sa che dovrà pedalare contro questo vento di delusione fin dal primo km. Sa anche che, nella piazza social, qualcuno gli ha rimproverato una tiepida solidarietà al momento del siluramento di Maldini e Massara”.

Fino a qualche mese fa, “Pioli, Maldini e Massara, nei momenti più critici, nei vuoti di proprietà, sono stati una cosa sola. Sono stati il Milan“. Ma lunedì prossimo, alla ripresa delle attività, Pioli sarà solo: accanto a lui non ci saranno Maldini e Massara e nemmeno Ibrahimovic. Certo, Pioli ha un buon rapporto con l’amministratore delegato Giorgio Furlani e anche con il proprietario del club, Gerry Cardinale, che gli ha concesso più poteri.

“Maggior coinvolgimento, maggiori responsabilità. In questo senso, dicevamo, la sfida si annuncia difficile, ma anche gratificante sul piano professionale”.

Ma sarà “senza ombrello“.

“Ma siccome anche la medaglia più bella ha un suo rovescio, Stefano Pioli, che allena da oltre 20 anni, conosce bene l’andazzo. E’ il primo a sapere che, se il suo nuovo Milan dovesse partire lento, a settembre, in periodo di vendemmia, il malcontento per le partenze estive di Tonali e Maldini fermenterebbero come mosto, e chi gli aveva rimproverato di non essersi smarcato a sufficienza dai carnefici di Maldini, tornerebbe a galla. Pioli sa benissimo che, se cominciassero a partire i fulmini, non ci sarebbe più il parafulmine Paolo a scaricarli a terra”.

Quando tra gennaio e febbraio il Milan attraversò la “tempesta terribile”, con nessuna vittoria in 7 partite (5 sconfitte e 18 gol subiti), Maldini e Massara, “consapevoli anche delle proprie responsabilità per un mercato imperfetto, fecero quadrato con squadra e mister, aprirono l’ombrello e Pioli poté dedicarsi alla ricostruzione“. Ribaltò la squadra cambiando modulo ma riuscì a risalire dando al Milan una forma diversa e un gioco e riuscendo a portare la squadra alla semifinale di Champions League. “Un mezzo capolavoro, dato l’organico“.

“La sensazione è che in caso di tempeste simili, Pioli ora sarebbe molto più esposto ai fulmini della proprietà. Sotto gli ombrelli resterebbero altri”.

“Pioli sa che dovrà pedalare contro questo vento di delusione fin dal primo km. Sa anche che, nella piazza social, qualcuno gli ha rimproverato una tiepida solidarietà al momento del siluramento di Maldini e Massara”.

 

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