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Diritti tv Serie A, sotto i 900 milioni c’è chi chiederà di aprire le buste dei fondi (Corsera)

Scrive il Corriere: le prime offerte non hanno superato i 600 milioni, Sky ha fatto offerte solo per gli highligts. A 900 milioni si accetta

Diritti tv Serie A, sotto i 900 milioni c’è chi chiederà di aprire le buste dei fondi (Corsera)
Db Milano 26/07/2017 - presentazione calendari serie A 2017-2018 / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Claudio Lotito-Giuseppe Marotta

Diritti tv, giornata decisiva. Scrive il Corriere della Sera che se non sarà toccata la nuova quota minima di 900 milioni, ci sarà chi chiederà l’apertura delle sei buste contenenti le manifestazioni di interesse di fondi e banche per realizzare il canale. Ecco cosa scrive il Corsera.

Dove si vedranno le partite del campionato a partire dall’agosto del 2024? Lo scopriremo, forse, oggi dopo che il presidente della Lega Lorenzo Casini e l’ad Luigi De Siervo apriranno in assemblea le buste con i rilanci dei broadcaster. Entro le 13 Dazn, Sky e Mediaset, ovvero le tv che la scorsa settimana avevano partecipato alle trattative private con una delegazione di presidenti, dovranno inviare le nuove proposte. Nel bando la Lega aveva indicato l’ambiziosa soglia di 1 miliardo e 150 milioni come cifra minima per assegnare i diritti. Un traguardo che dopo le prime offerte (circa 600 milioni complessivi) sembra ora irraggiungibile.

Resta da capire l’intenzione di Sky che inizialmente aveva offerto solo per gli highligths. Non è semplice ipotizzare uno scenario: qualora venisse toccata la quota complessiva di 900 milioni, i presidenti potrebbero votare l’assegnazione dei diritti. In caso contrario c’è chi chiederà un nuovo rinvio e chi spinge per l’apertura delle sei buste contenenti le manifestazioni di interesse di fondi e banche per realizzare il canale. Su il sipario.

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