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Bonucci, tramonto triste: alla Juve non serve più. Alla resa dei conti il rapporto con Allegri (Repubblica)

Fuori dal progetto bianconero. Il club è disposto a cederlo a zero e ad accettare una buonuscita e la minusvalenza pur di risparmiare il suo stipendio 

Bonucci, tramonto triste: alla Juve non serve più. Alla resa dei conti il rapporto con Allegri (Repubblica)
Mg Verona 10/11/2022 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Leonardo Bonucci

Repubblica scrive del tramonto triste di Leonardo Bonucci: alla Juventus non serve più. Il capitano è ai margini del progetto bianconero e non lega con Massimiliano Allegri. Sta già studiando da allenatore. Nel suo futuro potrebbe esserci il Newcastle, che cerca un difensore esperto o la Sampdoria di Pirlo.

Bonucci sarà il primo nodo da sciogliere per il neo direttore sportivo della Juventus, Cristiano Giuntoli.

“Sono lontani i tempi della BBC, quando con Barzagli e Chiellini componeva un terzetto insuperabile: oggi Bonucci non rientra più nei piani della società, il rapporto con Allegri, dopo anni di frizioni ma anche di reciproca sopportazione, è arrivato alla resa dei conti”.

Proprio il rapporto controverso con Allegri spinse Bonucci al Milan, oggi le cose non sono migliorate, anzi: quest’anno il difensore ha totalizzato solo 16 presenze in campionato e quasi mai per una gara intera.

Oggi, nelle gerarchie della Juventus, il capitano è dietro a Danilo, Gatti, Bremer e Rugani. E’ “una figura marginale nella considerazione di Allegri“, ma il suo contratto, rinnovato nel 2019 e in scadenza il prossimo giugno, “pesa per 12 milioni comprese le tasse, il quinto più pagato. Un ingaggio difficile da sopportare, specialmente se rapportato al suo rendimento in calo“.

Ecco perché la Juventus spera nella Premier o nella MLS:

“è disposta non solo a cederlo a zero ma anche ad accettare una buonuscita e la minusvalenza, compensata dallo stipendio risparmiato. Bonucci in fondo sa di aver bisogno di continuità per convincere Mancini. Per questo si era anche offerto alla Lazio: no, grazie, la risposta. Pirlo sarebbe felice di averlo alla Samp, ma è difficile meritare gli Europei giocando in Serie B”.

Intanto, il capitano pensa al futuro.

“A un anno dalla fine della sua carriera, annunciata lo scorso marzo, sta pensando anche al futuro, visto che si è iscritto al corso da allenatore “Uefa A”. Scelta che non gli consentirebbe di allenare in Serie A ma almeno di iniziare il percorso per diventare allenatore. Nel frattempo dopo il suo ritiro Mancini potrebbe cucirgli addosso un ruolo da collaboratore tecnico, come fatto per De Rossi”.

Prima, però, vorrebbe giocare ancora un anno. Restare ingabbiato dal suo ingaggio e dall’incedere del tempo, scrive Repubblica, sarebbe il modo peggiore per concludere la carriera.

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