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Quanto c’è di Infantino nell’espansionismo arabo che minaccia il calcio europeo e la Uefa di Ceferin?

L’Equipe definisce l’Arabia Saudita molto vicina alla Fifa e ricorda che fu saudita la proposta del Mondiale ogni due anni, proposta che fece infuriare Ceferin

Quanto c’è di Infantino nell’espansionismo arabo che minaccia il calcio europeo e la Uefa di Ceferin?
FIFA president Gianni Infantino and UEFA president Aleksander Ceferin (right) shake hands as they attend the 46th UEFA Congress and Executive Committee meeting at the Messe Wien Exhibition Congress Center in Vienna, Austria on May 11, 2022. (Photo by JOE KLAMAR / AFP)

L’Equipe non arriva a dire che c’è Infantino dietro la manovra espansionistica dell’Arabia saudita ai danni del calcio europeo. E nemmeno ci va vicino. Però mette in fila alcune osservazioni. E cominciamo dal sommario del pezzo:

L’Uefa e i club europei gradiscono poco l’aggressività sul calciomercato dell’Arabia Saudita paese molto vicino alla Fifa.

L’Equipe comincia l’articolo ricordando che era dell’Arabia Saudita la proposta – sposata da Infantino – di realizzare i Mondiali di calcio ogni due anni.

L’esasperazione europea nei confronti dell’Arabia Saudita risale a più di due anni fa. Durante il 71esimo Congresso Fifa, organizzato online da Zurigo (Svizzera) nel maggio 2021, il ricchissimo paese mediorientale chiede “che venga effettuato uno studio di fattibilità sulle possibili ripercussioni dell’organizzazione della Coppa del Mondo e della Coppa del Mondo femminile ogni due anni anziché gli attuali quattro”. Una richiesta gestita sottilmente da Gianni Infantino, il presidente della Federazione Internazionale, che scuoterà per mesi il calcio mondiale. Un progetto abbandonato dopo che la Uefa minacciò di boicottare una competizione del genere.

L’Equipe ricorda le parole di Ceferin sull’aggressività saudita.

“Stanno rifacendo gli errori commessi dalla Cina reclutando giocatori a fine carriera. Non abbiamo perso Cristiano Ronaldo, Lionel Messi o Karim Benzema (…). In questa fase della loro vita professionale, molti giocatori vanno nei club per guadagnare denaro. Ma non è tutta una questione di soldi. I migliori giocatori vogliono vincere le migliori competizioni, e le migliori competizioni sono in Europa. Puoi nominarmi un top player che è partito per l’Arabia Saudita al culmine della sua forma o all’inizio della sua carriera?”

Aggiunge L’Equipe:

L’Eca, l’associazione europea dei club presieduta da Nasser al-Khelaifi, il patron del Psg, osserva con attenzione e diffidenza l’offensiva saudita.

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