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La Serie A neanche conosce i giovani dell’Italia Under 20 che sta affascinando il mondo

Da noi essere giovani equivale a essere fantasmi. Tranne Baldanzi, nessuno dei finalisti gioca in Serie A. La finale è una lezione alla miopia dei nostri club

La Serie A neanche conosce i giovani dell’Italia Under 20 che sta affascinando il mondo
Italy's midfielder Cesare Casadei (covered) celebrates with teammates after scoring a goal during the Argentina 2023 U-20 World Cup semi-final match between Italy and South Korea at the Estadio Unico Diego Armando Maradona stadium in La Plata, Argentina, on June 8, 2023. (Photo by JUAN MABROMATA / AFP)

In Italia essere giovani equivale quasi a essere una minaccia. Certamente un fantasma. Prima dei trent’anni neanche sei preso in considerazione. Vale lo stesso per i calciatori. In Inghilterra, in Spagna, non fanno notizia i diciannovenni con più di 50 presenze con le squadre maggiori. Giocano anche in Nazionale. È la normalità. Da noi figuriamoci. Non a caso su Casadei (forse il miglior giocatore del Mondiale) ha investito il Chelsea che lo ha prelevato dall’Inter per 15 milioni.

La Nazionale italiana ha cominciato a guardare ai giovani solo quando ha fallito la prima qualificazione al Mondiale. Lì è arrivata la svolta di Mancini: le vecchie bandiere sono state accantonate il nuovo ct ha dato  spazio a giovani semi-sconosciuti che poi, insieme ad altri più esperti, hanno vinto l’Europeo. Ma la forza dell’Italia è un vortice che ti risucchia. Tanto che lo stesso Mancini è incappato nel medesimo errore. Non ha avuto il coraggio di cambiare e con gli intoccabili abbiamo perduto la seconda qualificazione Mondiale.

La Serie A, ovviamente, è il concentrato di questa ostilità ai giovani. Quest’anno il nostro campionato ha visto esordire solo quattro dei giovani presenti nell’impresa di questi giorni della Nazionale Under 20 che si è qualificata per la finale del Mondiale di categoria. Di questi quattro l’unico tra questi che gioca stabilmente in una squadra di Serie A è Tommaso Baldanzi, vent’anni, trequartista dell’Empoli. Vent’anni (in Spagna o in Inghilterra lo definirebbero già “anziano”), 26 presenze quest’anno in Serie A,  4 gol.

Baldanzi è un’eccezione. Nulla più. I club italiani devono capire che senza un ricambio generazionale permanente non si arriva da nessuna parte. Forse è proprio questo che deve insegnarci questo Mondiale U20 e questa storica qualificazione alla finale: siamo tra le prime due nazioni al mondo, abbiamo giovani forti e di personalità che vogliono emergere e crescere, diamo loro la possibilità di farlo seriamente, dando loro delle vere responsabilità. Saranno loro il futuro della nostra Nazionale.

Tra i quattro ragazzi che hanno esordito con le squadre maggiori troviamo (oltre al già citato Baldanzi):

Mattia Zanotti terzino destro di 20 anni che ha esordito in Serie A con l’Inter, collezionando 2 presenze totali; nella Primavera nerazzurra quest’anno 18 presenze.

Daniele Montevago, 20 anni attaccante della Sampdoria. In Serie A 6 presenze, mentre con la Primavera blucerchiata quest’anno 26 presenze e 18 gol.

Giacomo Faticanti, centrocampista di 18 anni della Roma, ha esordito in Europa League contro l’Helsinki. Gioca stabilmente nella Primavera, quest’anno 29 presenze.

Simone Pafundi, attaccante di 17 anni dell’Udinese, quest’anno in Serie A 8 presenze.

In Serie B sono presenti:

Simone Prati, centrocampista di 19 anni che gioca nella Spal, quest’anno 20 presenze.

Samuel Giovane, 20 anni, centrocampista dell’Ascoli in prestito dall’Atalanta. Quest’anno con la squadra marchigiana 25 presenze.

Giuseppe Ambrosino, attaccante di 19 anni del Cittadella in prestito dal Napoli. In Serie B 19 presenze e 2 gol.

Nella Serie C italiana giocano:

Sebastiano Desplanches, portiere di 20 anni dell’Ac Trento, in prestito dal Vicenza. Quest’anno 13 partite.

Daniele Ghilardi, difensore centrale di 20 anni, gioca nel Mantova, in prestito dall’Hellas Verona. Quest’anno 25 presenze e 1 gol.

Riccardo Turicchia, terzino sinistro di 20 anni della Juventus Next Gen, quest’anno 24 presenze.

Filippo Fiumanò, 20 anni, difensore centrale dell’Aquila Montevarchi in prestito dalla Primavera della Juventus, in Serie C quest’anno 18 presenze.

Ancora nel Campionato Primavera troviamo:

Gabriele Guarino, difensore centrale di 19 anni della Primavera dell’Empoli, quest’anno 16 presenze e 2 gol.

Francesco Pio Esposito, attaccante 17 anni, è il più piccolo dei fratelli Esposito di Spezia e Bari. Gioca nella Primavera dell’Inter, quest’anno 41 presenze e 16 gol.

Alessandro Fontanarosa, 20 anni, difensore centrale della Primavera dell’Inter. Quest’anno 33 presenze e 1 gol.

E poi Cesare Casadei, centrocampista di 20 anni del Chelsea, quest’anno in prestito al Reading. Ha collezionato in Championship 19 presenze, mettendo a segno 2 gol.

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